La Nuova Sardegna

Sassari

Lesioni colpose, il giudice assolve due medici dell’ospedale Segni

di Nadia Cossu

Un paziente con dolore a un fianco venne dimesso e il giorno successivo gli fu asportata la milza Un cardiologo e una dottoressa del pronto soccorso a processo dopo l’intervento chirurgico

28 settembre 2016
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OZIERI. Assolti dall’accusa di lesioni colpose – perché il fatto non sussiste – dopo che a un paziente era stata asportata la milza lesionata. I due medici imputati – Lucia Pilo e Giovanni Mario Sini, difesi dagli avvocati Vittorio Campus e Nicola Satta – secondo il giudice, e anche secondo lo stesso pubblico ministero che ne ha chiesto infatti l’assoluzione, seguirono scrupolosamente i protocolli medici previsti per quel tipo di diagnosi.

Il paziente, che si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Falchi del foro di Nuoro, si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale Segni di Ozieri con un forte dolore al fianco. Il medico di turno, la dottoressa Lucia Pilo, lo aveva visitato e aveva ritenuto opportuno che venisse sottoposto a una visita cardiologica. Per questo il paziente era stato trasferito nel reparto di Cardiologia dove era stato visitato dallo specialista Giovanni Mario Sini. Un accertamento accurato che aveva escluso categoricamente che quel malessere potesse essere riconducibile a un problema di tipo cardiologico e quindi l’uomo era tornato al pronto soccorso ed era stato dimesso.

Il dolore però non accennava a diminuire e il paziente il giorno dopo si era nuovamente presentato al pronto soccorso. Esami più approfonditi questa volta avevano permesso ai medici di fare una diagnosi: lesione alla milza. Il passo successivo, obbligato, fu un intervento chirurgico per l’asportazione della milza. Unica strada possibile da percorrere, come stabilì la consulenza della difesa eseguita dal medico Ernesto D’Aloja. Di diverso avviso la consulente del pubblico ministero, il medico legale Rita Celli, che nella sua relazione scrisse che si sarebbe potuta tentare una terapia conservativa della milza.

E intorno a queste due relazioni è ruotato il processo contro i due medici che si è concluso ieri pomeriggio con una sentenza di assoluzione.

I due avvocati difensori, Nicola Satta per il cardiologo Sini, e Vittorio Campus per la Pilo, hanno dimostrato in dibattimento che nessuna responsabilità poteva essere attribuita ai loro assistiti. Il cardiologo fece il suo lavoro, ossia eseguì tutti gli accertamenti che lo portarono a escludere una patologia cardiaca. La Pilo il giorno dopo le dimissioni appurò l’esistenza di una lesione che rese necessaria e urgente l’operazione chirurgica. D’Aloja infatti spiegò nella sua relazione che la lesione aveva strappato dei vasi e che quindi l’unico rimedio possibile era l’asportazione della milza. Cosa che venne regolarmente fatta.

Sulla base di queste considerazioni il giudice Anna Pintore ha assolto i due medici.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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