SORSO. La notizia arriva direttamente dall’ospedale poco prima di mezzanotte. Sul profilo Facebook di Giovanni Pulino appare uno stato terribile: «Vi informo che la moglie di Giovanni stasera l’ha accoltellato ed è già in sala operatoria da tre ore».
All'inizio sembra uno scherzo. Nessuno comprende cosa è successo con precisione e tutti vogliono sapere. Fioccano i commenti e subito in bacheca appare l’istantanea di un torace bendato e di un volto con la maschera dell’ossigeno. «Ma dove lo hanno preso, al polmone?», domanda un amico. «Sì», taglia corto l’interlocutore dall’altro capo di Facebook.
Eccoli, il potere e insieme le contraddizioni dei social. Basta una foto su una barella in ospedale e qualche messaggio stringato: la tragedia sfiorata finisce in rete in tempo reale. Dall’altro capo di Facebook c’è un parente o forse un amico dell’uomo con in mano il suo smartphone, e lo utilizza per fare una cronaca delle sue condizioni. Nel frattempo, i militari della stazione di Sorso hanno preso la moglie, Michela Gioia, in custodia già da un pezzo, ammanettata con discrezione mentre in via Umberto dopo averle trovato un coltello insanguinato nascosto nel reggiseno: la stessa lama che poco prima aveva raggiunto il polmone sinistro del marito.
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Giovanni Pulino e Michela Gioia sono formalmente marito e moglie ma di fatto separati da una scia di litigi che più volte sono arrivati sulla scrivania dei carabinieri di Sorso, con una serie di querele prima presentate e poi ritirate dalla donna. Il loro amore è una pentola a pressione carica di sentimenti, dove amore e odio si mescolano, si dilatano e poi esplodono.
Il momento è arrivato venerdì 23 settembre, di sera, sul lastricato di via Umberto, nel cuore del centro storico di Sorso. Prima si son detti di tutto davanti a tutti, per strada. Poi ad un certo punto lei non ha resistito alle offese e ha tirato fuori un coltello piantandoglielo nel torace. Facendo scoppiare sulle loro esistenze le contraddizioni di una vita. Le stesse che nelle ultime ore sono molto chiacchierate sul profilo Facebook di Giovanni Pulino, dove si è riversata un’ondata di commenti da parte di amici e conoscenti in apprensione per il suo stato di salute.
Il discorso è cadenzato da faccine lacrimanti e commenti al vetriolo contro il gesto della moglie. Ma soprattutto, c'è tanta preoccupazione. «Speriamo che non sia uno scherzo, sarebbe di pessimo gusto», avverte un amico. «Non sto scherzando è tre ore in sala operatoria poco fa gli è collassato un polmone», è la riposta che arriva a stretto giro. «Ma è in sala operatoria? Speriamo che vada tutto bene», chiede un altro. E ancora: «Come sta adesso? Hai novità? È stato soccorso subito?». Dopo pochi minuti la situazione sembra precipitare: «Adesso è uscito anche il dottore, è peggiorato. Noooooooooo». Poi gli aggiornamenti si interrompo bruscamente e c'è chi inizia a pensare al peggio. Ma riprendono intorno alle 10 di ieri mattina: «Si è svegliato».