La Nuova Sardegna

Sassari

Gli ottantenni a lezione di tablet e smartphone

di Gabriella Grimaldi
Gli ottantenni a lezione di tablet e smartphone

Riprendono a ottobre i corsi dell’Università Popolare organizzati dall’Auser Oltre 30 opportunità di scelta: dall’informatica alla pasticceria al ballo

25 settembre 2016
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SASSARI. C’è chi, anche dopo gli ottant’anni, si mette in testa di imparare una lingua straniera. Oppure di essere protagonista di una piéce teatrale. O ancora di realizzare torte magnifiche, come in pasticceria. E poi ci sono i nonni arrabbiati perché, in possesso di uno smartphone o di un tablet, sono costretti a chiedere ogni cosa a nipoti sbrigativi che eseguono le operazioni senza insegnare come si fa.

Ecco il motivo per cui le lezioni dell’Università Popolare organizzata in città dall’associazione Auser sono frequentate da un numero sempre più alto di “studenti”. Con il mese di ottobre si avvia il 5° anno accademico nella sede di via Tintoretto e per questo ciclo è prevista l’attivazione di 30 corsi tra cui alcuni nuovi che stanno riscuotendo molto successo. «Si tratta di un’iniziativa ormai radicata e consolidata in città - dice il responsabile Giuseppe Sassu -, e gli studenti sono del tutto particolari. Si tratta di persone che hanno raggiunto una certa età ma che intendono contrastare la strana organizzazione sociale per cui si apprende solo da piccoli e da giovani e successivamente da grandi si lavora e poi, da anziani, si attende la morte. L’Unione Europea ha già indicato invece la strada dell’Educazione permanente e pone alla sua popolazione l’obiettivo del 15 per cento da raggiungere entro il 2020». Convinti che l’educazione permanente sia un modo efficace di contrastare i rischi di esclusione sociale soprattutto per le fasce di popolazione economicamente più deboli e con bassi livelli si istruzione, i membri dell’Auser offrono ai loro associati, ma a chiunque si voglia impegnare, gratuitamente, lezioni su svariate materie, dalle competenze informatiche al laboratorio artistico, dal ballo alle conferenze di argomenti diversi (sanità, conoscenza del tessuto urbano, temi di attualità e altro). Centinaia di persone dunque, e ormai l’età media delle classi si sta abbassando sensibilmente, si apprestano a frequentare questa scuola del tutto particolare che offre un impegno quotidiano senz’altro positivo e la possibilità di incontrare e conoscere chi ha interessi simili. I volontari che tengono i corsi provengono quasi tutti dal mondo della scuola.

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