La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, accoltella il marito per strada. Lei si difende: «Mi ha aggredita con una catena»

di Luca Fiori
Michela Gioia e Giovanni Pulino
Michela Gioia e Giovanni Pulino

Michela Gioia, 50 anni, ha inferto due colpi di coltello al 39enne Giovanni Pulino

25 settembre 2016
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SASSARI. «Michela mi ha punto, aiutatemi». Ha avuto la forza di trascinarsi a piedi per oltre cinquecento metri fino alla stazione dei carabinieri di Sorso e di chiedere aiuto ai militari, Giovanni Pulino, 39 anni, disoccupato di Sorso, che venerdì sera ha rischiato di morire sotto i colpi di coltello inferti dalla moglie Michela Gioia, 50 anni, al termine di una furibonda lite per strada.

Dopo aver chiesto aiuto ai carabinieri l’uomo ha perso i sensi nella sala d’attesa della caserma, ma subito dopo è stato accompagnato al pronto soccorso di Sassari a bordo di un’ambulanza del 118 e sottoposto a un intervento chirurgico che gli ha salvato la vita. Sua moglie è stata fermata poco dopo per le vie del paese con ancora addosso il coltello a serramanico sporco di sangue. Per lei sono scattate le manette e l’accusa di tentato omicidio aggravato.

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I rapporti tra i due erano tesissimi da un paio di mesi, da quando la donna aveva deciso di separarsi e Giovanni Pulino era andato a vivere a casa della madre. L’uomo non accettava la separazione e da un po’ di tempo aveva iniziato a perseguitare la donna, tanto che lei aveva presentato un paio di querele nei suoi confronti proprio nella caserma dove l’uomo è corso a chiedere aiuto.

Venerdì sera la lite che solo per un caso non si è trasformata in tragedia si è verificata in via Umberto, a pochi passi da piazza Bonfigli, in pieno centro. Giovanni Pulino e Michela Gioia si sono incontrati per caso e tra i due è nata subito una violenta discussione. Secondo quanto ha riferito la donna ai carabinieri, il marito l’avrebbe prima minacciata di morte e insultata pesantemente, poi avrebbe cercato di colpirla con la catena di una moto. Solo a quel punto la donna, dopo aver schivato il colpo di catena, avrebbe estratto un coltello a serramanico e colpito Giovanni Pulino. Prima una coltellata al petto, poi una alla schiena mentre l’uomo cercava di fuggire. Nessuno, nonostante a quell’ora ci fosse la processione per Padre Pio lungo le vie del paese, avrebbe assisto all’aggressione. Nonostante le profonde ferite Giovanni Pulino è riuscito ad allontanarsi e a raggiungere a piedi - sanguinante - la caserma dei carabinieri in via Gramsci. Michela Gioia inizialmente si è dileguata, ma è stata lei stessa a chiamare il 112 e raccontare che il marito poco prima l’aveva aggredita con una catena. Pochi minuti dopo, mentre Giovanni Pulino veniva trasportato d’urgenza all’ospedale di Sassari, Michela Gioia è stata rintracciata dai carabinieri guidati dal maresciallo Alessandro Masala non lontano dal luogo dell’aggressione. Il coltello ancora insanguinato con cui poco prima aveva tentato di uccidere il marito lo aveva nascosto nel reggiseno. La donna è stata accompagnata nel carcere di Bancali, mentre Giovanni Pulino è stato sottoposto a un intervento a causa di un polmone perforato. La prognosi è riservata, ma l’uomo dovrebbe essere fuori pericolo.

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