La Nuova Sardegna

Sassari

Per la miniera di Olmedo c’è la speranza di riaprire

Per la miniera di Olmedo c’è la speranza di riaprire

Ieri l’incontro con gli assessori regionali e i rappresentati dell’impresa greca Cautela dei sindacati: «Non abbiamo date sull’eventuale ripresa delle attività»

24 settembre 2016
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OLMEDO. La cassa integrazione è scaduta a luglio e ora è scattata la mobilità. Ma i minatori di Olmeno da due mesi non hanno visto lo stipendio. Però la fiammella dell’ottimismo si è riaccesa, perché i 35 lavoratori potrebbero essere riassunti. La società greca che ha rilevato il giacimento di bauxite dovrebbe riaprire l’attività estrattiva. Quando e come ancora non è dato sapere, ed è per questo che da parte del sindacato permane la massima cautela. Tuttavia l’impressione che hanno avuto i rappresentanti territoriali la settimana scorsa, è qualla di una impresa affidabile. Infatti sono stati invitati a visitare gli impianti greci, e hanno potuto constatare l’efficienza dell’attività estrattiva. Ieri mattina negli uffici della Regione in via Roma, a Sassari, è stato convocato un incontro con le parti per discutere proprio del riavvio della miniera di Olmedo. Al vertice hanno partecipato gli assessori all'Industria, Maria Grazia Piras, e al Lavoro, Virginia Mura, e i rappresentanti della cordata societaria che dovrebbe rilevare la gestione del giacimento. La miniera di Olmedo è chiusa da oltre un anno, dopo la rinuncia della società multinazionale greca S&B alla concessione per estrarre la bauxite dal sito.

Per mesi i dipendenti avevano occupato le gallerie a 180 metri di profondità, in una battaglia per salvare il posto di lavoro. In seguito alla rinuncia della multinazionale responsabile del giacimento, la Regione aveva pubblicato un avviso avviando la procedura per una nuova assegnazione del titolo minerario, ricevendo due manifestazioni di interesse. Nel frattempo era stata avviata la procedura per l’ottenimento della cassa integrazione straordinaria, che ha consentito ai minatori di poter campare. Nessuno però si è mai rassegnato a perdere il poprio mestiere definitivamente, perché il giacimento di bauxite ha sempre funzionato e ha prodotto utili sul mercato. Gli investitori greci sono l’ultima speranza.

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