La Nuova Sardegna

Sassari

Frontale auto-tir: muore rappresentante

di Luca Fiori
Frontale auto-tir: muore rappresentante

Il 57enne Mario Urgias, di Alghero, viaggiava a bordo di un Opel Meriva: forse un malore all’origine del salto di corsia

24 settembre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A ITTIRI. Ha provato in tutti i modi ad evitare l’impatto. Ha lampeggiato più volte dal fondo del lungo rettilineo che conduce alle rovine dell’abbazia di Nostra Signora di Paulis, poi ha provato a rallentare la corsa del bestione e infine ha tentato una disperata sterzata sulla destra, buttando il tir in una cunetta protetta da un muretto a secco.

Giovanni Sanna, camionista 39enne, di Ittiri, le ha tentate tutte ieri pomeriggio per cercare di evitare l’impatto con quell’Opel Meriva che gli veniva incontro senza controllo in discesa, sulla strada provinciale 15 che collega la città con Ittiri. Alla guida dell’auto si trovava Mario Urgias, agente di commercio algherese di 57 anni, sposato con figli. L’uomo è morto pochi minuti dopo l’impatto con il camion della ditta Manca Trasporti, nonostante il tentativo disperato dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118 di salvargli la vita.

È probabile che il rappresentante abbia avuto un malore, ieri pomeriggio verso le 15.20, mentre procedeva con la sua station wagon in direzione Sassari, in una strada già piena di croci in cui però si continua a correre e purtroppo a morire. L’autista del camion lo ha visto sbandare quando ancora si trovava a qualche centinaio di metri da lui. Ha cercato di attirare la sua attenzione ma ogni tentativo è stato inutile. L’Opel ha invaso la corsia opposta ed è andata a schiantarsi contro il camion che nonostante la manovra non è riuscito a scartarla. Il tir ha proseguito la sua corsa in salita per un’altra decina di metri, travolgendo un muretto a secco, mentre la Meriva si è accartocciata su stessa imprigionando dentro le lamiere Mario Urgias. Giovanni Sanna è riuscito ad abbandonare con le sue gambe la cabina del camion completamente distrutta e poi ha atteso sul ciglio della strada l’arrivo dei soccorsi. Se la caverà con dieci giorni di cure per qualche ferita agli arti inferiori. Sul luogo dell’incidente si sono precipitati pochi minuti dopo i vigili del fuoco di Sassari e le ambulanze del 118. Dalla base di Alghero si è anche alzato in volo l’elisoccorso, ma quando l’elicottero è arrivato sulle teste dei soccorritori per Mario Urgias non c’era più niente da fare.

Per circa mezz’ora i vigili del fuoco hanno lavorato con le cesoie idrauliche per fare a pezzi le lamiere che tenevano intrappolato il corpo dell’agente di commercio di Alghero. Gli uomini del 115 hanno lavorato gomito a gomito con l’équipe sanitaria del 118 con la speranza di poter caricare il ferito su un mezzo di soccorso e correre verso l’ospedale di Sassari. Sulla strada durante le operazioni si è formata una lunghissima fila. I carabinieri della compagnia di Alghero, insieme ai colleghi di Ittiri e Uri, hanno eseguito i rilievi e deviato il traffico su strade secondarie. Alle operazioni hanno partecipato anche i volontari della protezione civile di Uri. Sull’episodio la Procura della Repubblica di Sassari ha aperto un’inchiesta che dovrà stabilire con esattezza la dinamica dell’incidente. Dopo essere stato medicato Giovanni Sanna è stato sottoposto alle analisi del sangue e delle urine, ma è risultato negativo a qualsiasi sostanza proibita.

Il sostituto procuratore Mario Leo ha disposto il sequestro dei due mezzi coinvolti e della salma che è stata trasportata all’istituto di medicina legale in attesa dell’autopsia. Appena due anni fa proprio in quello stesso punto avevano perso la vita due giovani di Ittiri, un ragazzo e una ragazza che viaggiavano sull’auto condotta da un amico che aveva sfondato un muretto a secco e terminato la sua folle corsa in mezzo alla campagna.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative