La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, loculi esauriti: sepolture di lusso per evitare il caos

di Vincenzo Garofalo
Sassari, loculi esauriti: sepolture di lusso per evitare il caos

In attesa dei nuovi il Comune concede soluzioni temporanee di “prima classe” nelle cappelle di famiglia

20 settembre 2016
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SASSARI. L’ultimo loculo disponibile è stato occupato a luglio. Da allora al cimitero di Sassari posti liberi solo in sepolture di prima classe, nelle cappelle di famiglia. Nelle più economiche logge multipiano costruite per i cari estinti, si registra il tutto esaurito. Così il Comune, per evitare il caos dello scorso anno, con decine di bare ammucchiate nella camera funeraria in attesa di tumulazione, ha deciso di assegnare provvisoriamente i posti disponibili nelle cappelle non ancora vendute. Lì vengono seppellite le salme dei nuovi arrivati al camposanto. Poi, quando saranno disponibili i nuovi loculi o se ne libereranno di vecchi, le bare traslocheranno nel posto per cui la famiglia del defunto, o il defunto stesso, ha pagato la concessione trentennale.

A disposizione ci sono trentuno cappelle funerarie per un totale di 186 sepolture. Con questi numeri il Comune deve ovviare all’indisponibilità di un blocco di 340 loculi nuovi, non ancora collaudati e quindi non utilizzabili. Questi loculi sono stati costruiti nella nuova ala del cimitero dall’associazione di imprese cui fa capo la Sacramati, nell’ambito del project financing per l’ampliamento del camposanto.

Sacramati e Comune sono ai ferri corti da circa un anno e chiariranno i loro rapporti in tribunale. Il giudice dovrà decidere sulla richiesta di pagamento avanzata dalla ditta di costruzioni per oltre 700mila euro, per le operazioni di tumulazione svolte dal 2009 al 2016. Soldi che secondo Palazzo ducale non sono dovuti. Per questo i 340 loculi non sono stati collaudati e restano vuoti. E lo saranno ancora per molti mesi. «Per ragioni sanitarie da giugno a ottobre non è possibile procedere alle estumulazioni dai loculi con concessione scaduta e non rinnovata, e in ogni caso i loculi eventualmente liberati non sarebbero stati sufficienti», spiega l’assessore Ottavio Sanna. «Allo stesso tempo abbiamo ritenuto non opportuno, per evitare situazioni di conflitto, utilizzare i loculi dati in concessione e non ancora occupati. Quindi abbiamo deciso di assegnare in via provvisoria i posti disponibili nelle cappelle invendute».

Tutti i costi della tumulazione provvisoria e del trasferimento delle bare nei loculi definitivi, sarà a carico del Comune, il quale poi cercherà di recuperare dalla Sacramati, in sede di giudizio, le spese sostenute. Si allungherà così il braccio di ferro fra l’amministrazione comunale e l’associazione di imprese con Sacramati e la Ices srl di Paolo Montresori. Uno scontro culminato nel febbraio scorso con il blocco delle tumulazioni e con gli operai delle ditte schierati davanti ai loculi per impedire le sepolture. In quell’occasione un blitz della polizia municipale aveva messo fine alla protesta e consentito a un’altra ditta di eseguire le sepolture, liberando le famiglie dei defunti da uno strazio fuori programma. Sacramati e soci chiedevano, e ancora chiedono, il versamento nelle proprie casse di 708mila euro (più 138mila di interessi) quale pagamento delle operazioni di tumulazione fatte dal 2009 al 2016. L’assessore ai Lavori pubblici, Ottavio Sanna, aveva risposto che il Comune ha già pagato quasi 500mila euro e che l’interruzione del servizio messo in atto come protesta fosse inaccettabile.

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