La Nuova Sardegna

Sassari

Si rompe un tubo, la città si sveglia di nuovo senz’acqua

di Gavino Masia

Il guasto all’incrocio tra viale della Libertà e via Croce Tecnici al lavoro per tutta la mattina, continuano gli slacci

18 settembre 2016
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PORTO TORRES. Dopo una settimana d'inferno patita dai cittadini a causa delle continue interruzioni dell’acqua di rete da parte di Abbanoa, causa lavori di potenziamento delle apparecchiature e le regolazioni dell’acqua al potabilizzatore di Truncu Reale, ieri mattina c’è stata la rottura di un tubo di grosse dimensioni all’incrocio tra viale delle Libertà e via Benedetto Croce. Una spaccatura improvvisa che ha determinato l'interruzione dell'erogazione di acqua da parte dell’ente gestore sin dalle prime ore della mattinata - con immaginabili disagi soprattutto per la popolazione anziana che abita nei palazzi di fronte -, mentre tecnici e operai si sono messi al lavoro per riparare il guasto, che presentava dimensioni veramente eccezionali, finendo intorno alle 16. Per raggiungere la tubazione è stato necessario scavare una buca profonda oltre tre metri, dove gli operai hanno lavorato per ore cercando di raggiungere il punto esatto della rottura del tubo e porvi immediatamente rimedio. Nel frattempo, però, sui social si è scatenata la protesta di cittadini di tutte le età, che ormai ha raggiunto livelli di esasperazione considerando i problemi dell’acqua pubblica che nella città turritana hanno raggiunto numeri record in questi anni. Ai disservizi programmati ieri si sono aggiunti quelli imprevisti e imprevedibili, dunque, a per contro Abbanoa prosegue nella politica consolidata di ignorare le legittime richieste di un'utenza sottoposta a vessazioni e a richieste sempre più esose.

«Nelle ultime settimane è proseguita la campagna di slacci per gli utenti morosi e presunti tali – dice l’associazione Civiltà è Progresso –, con una tecnica che ha del grottesco considerando che gli operai di Abbanoa si presentano agli utenti accompagnati dai carabinieri, che in qualche caso hanno esternato il disappunto per l'ingrato compito».

Nel campo rom, invece, è stata quasi un'ecatombe: sono stati effettuati cinque slacci ad altrettante famiglie, quasi le ultime in un area che sta assumendo l'aspetto del lager con i rifiuti accumulati in vari punti. In qualche caso l'utente aveva persino il contratto sottoscritto alla fine del 2005, con tanto di versamento degli oneri richiesti, ma a quanto pare non è mai avvenuto il trasferimento delle utenze ad Abbanoa nonostante le ripetute richieste. L’unica buona notizia sul fronte acqua è che nel frattempo sta proseguendo l'attività di assistenza gratuita da parte dell'associazione Civiltà è Progresso, che sta procedendo all'inoltro dei reclami al Giudice di pace perché vengano dichiarati illegittimi i conguagli regolatori richiesti dall’ente gestore. Gli interessati possono recarsi alla sede dell'associazione, in via Principe di Piemonte, il martedì e il giovedì dalle 17 alle 18.

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