La Nuova Sardegna

Sassari

Giudice di pace, l’Ordine forense: no alla soppressione

di Gavino Masia ; di Gavino Masia
Giudice di pace, l’Ordine forense: no alla soppressione

Ieri riunione della commissione Statuto e regolamenti L’avvocato Mameli: un presidio efficiente ed essenziale

07 settembre 2016
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PORTO TORRES. Il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Sassari è fortemente contrario alla soppressione dell’ufficio del giudice di pace a Porto Torres. Il concetto è stato ribadito ieri pomeriggio dal presidente dell’Ordine, avvocato Mariano Mameli, durante la commissione Statuto e regolamenti convocata dal presidente del consiglio comunale Loredana De Marco alla presenza di una delegazione di avvocati turritani. «La nostra linea è quella di non sopprimere assolutamente l’ufficio – ha confermato Mameli – e auspico che il consiglio comunale valuti e ponderi attentamente gli aspetti essenziali di questo presidio: a Porto Torres esistono un servizio e una tempistica efficienti, superiori a quelli che noi avvocati troviamo a Sassari e in altre strutture periferiche». Per il presidente dell’Ordine quei servizi importanti che riguardano la giustizia non vanno chiusi ma potenziati: «Questa città ha una sua importanza dal punto di vista economico, con potenzialità ancora inespresse, quindi è fondamentale la presenza dell’ufficio del Giudice di pace per offrire un servizio a tutto il territorio». L’importanza di mantenere in piedi l’ufficio è stata ribadita anche dall’avvocato Antonello Urru, in rappresentanza degli altri legali portotorresi, che ha considerato la strada intrapresa dalla giunta comunale priva di risultati concreti a favore dei cittadini. «Una scelta fatta con troppa leggerezza quella di sopprimere il Giudice di pace – ha detto Urru – struttura finanziata anni fa dal ministero di Giustizia, tra l’altro senza tenere conto della grande mole di lavoro (carichi civili, penali e attività amministrativa) che svolge durante la settimana: non è bello che la città, forse cresciuta troppo in fretta, perda anche questa risorsa conquistata e poi difesa pure nel corso della precedente legislatura».

Il sindaco Sean Wheeler ha ribadito che il taglio è indispensabile soprattutto in un momento in cui l’amministrazione deve affrontare la carenza della dotazione organica per diversi pensionamenti: «Nell’ufficio ci sono due figure professionali, dipendenti del Comune, e inoltre il ministero di Giustizia non ci dà alcun supporto dal punto di vista economico». Sulla vicenda dell’ufficio giudiziario si sono espressi anche i capigruppo consiliari (Massimo Cossu del Pd, Alessandro Carta di Ap e l’ex M5S Paola Conticelli), ribadendo ancora una volta l’importanza del presidio e l’impatto sociale che ha sulla collettività, in un momento dove la figura del Giudice di pace, dopo la riforma, aumenta di competenza e valore. Il sindaco, in chiusura di commissione, ha detto di aver ascoltato i suggerimenti degli avvocati, facendo capire di voler prendere tempo su una questione spinosa già decisa dalla sua maggioranza. Nel lungo dibattito in consiglio sulla soppressione del Giudice di pace, svolto circa due mesi fa su richiesta dei consiglieri di opposizione, la maggioranza aveva infatti parlato di costi del servizio e pensionamenti che non hanno convinto la minoranza e gli avvocati turritani.

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