La Nuova Sardegna

Sassari

Pesca, il Gac Nord Sardegna allarga i confini

Pesca, il Gac Nord Sardegna allarga i confini

Sedici nuovi partner, nuova progettazione strategica e integrazione con la filiera dell’agroalimentare

05 settembre 2016
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SASSARI. Cresce il Gruppo di azione costiera del Nord Sardegna (con altri 16 partner ammessi in occasione dell’ultima assemblea) e inizia una nuova programmazione che tiene conto delle strategie e delle priorità future per il rilancio del settore della pesca. Con una integrazione più familiare con altre filiere, a cominciare da quella agricola.

«I nuovi ingressi – ha detto il presidente del Gac Benedetto Sechi – disegnano un’area territoriale che va da Bosa a San Teodoro: sono prevalentemente imprese di pesca ed acquacoltura del comune di Bosa, San Teodoro ed Olbia, e in questo modo il partenariato acquisisce una identità più marcata e aderente al profilo della filiera ittica; il Flag propone azioni di sistema, che indicano alle comunità locali una strada in grado di sviluppare l'intera filiera. E, per rimanere in tema, sono molto attivi i contatti con quella agroalimentare, con attività di cooperazione con diversi partenariati: Gal Ngsb (Nuorese Gennargentu Supramonte Barbagia), Cipnes Olbia per il Progetto Insula, Unione Comuni Alta Gallura e GAL Alta Gallura».

All’assemblea che si è svolta nella sede di Promocamera a Predda Niedda si è discusso di progettazione, e alla fine è stata approvata all'unanimità la “Strategia di Sviluppo locale con la definizione delle linee guida del Piano d'Azione .

L’assemblea è stata anche già riconvocata per il 12 al Museo del Mare di Porto Torres.

Roberto Savarino, presidente di Federcoopesca Sardegna ha sottolineato il valore della strategia avviata e i risultati ottenuti «con un percorso partecipativo che ha mostrato i risultati in termini di obiettivi e di azioni».

E Natacha Lampis, assessore allo Sviluppo Economico e Attività produttive del Comune di Alghero ha parlato di «metodo che va nella direzione giusta per arrivare a una politica sulla pesca condivisa, capace di privilegiare nella scelta quelle azioni che hanno ricaduta economica».

Antonio Farris, presidente del Parco regionale di Porto Conte, ha sostenuto che « le Aree marine protette devono collaborare e programmare insieme con le imprese», e ha ribadito che è strategico rafforzare il rapporto imprese-territorio; l’Area marina protetta può contribuire a creare dei marchi che possono valorizzare ulteriormente il prodotto locale, in un contesto ambientale garantito».

Pierpaolo Congiatu, direttore del Parco nazionale dell'Asinara, ha affermato che « la presenza dei parchi nel contesto Flag, che ha obiettivi di carattere produttivo e di creazione di lavoro, è importante perché identifica l'accettazione del territorio, chiede di aiutare gli operatori con idee, non solo con l'accompagnamento».

Maria Speranza Frassetto, assessore alle Attività produttive e Lavoro del Comune di Castelsardo, si è si augurata che si possa riuscire «a fare bastare le risorse a disposizione». E Salvatore Amoroso, pescatore, Presidente del Consorzio Copega, ha concordato sull'importanza della valorizzazione ambientale e condiviso le azioni individuate nel percorso partecipativo e con le scelte fatte e con la tempistica proposta.

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