La Nuova Sardegna

Sassari

Ossi ora ha un Piano per il centro matrice

Meno burocrazia per eseguire i lavori. L’assessore: «Così rilanceremo i quartieri storici del paese»

03 settembre 2016
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OSSI. Con determinazione n. 1436 del 18 luglio scorso l’assessorato regionale Enti Locali, finanze e urbanistica ha approvato il Piano particolareggiato del centro di antica e prima formazione del Comune di Ossi in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale approvato definitivamente dal consiglio comunale il 22 aprile. D’ora in avanti i cittadini titolari di abitazioni nel Centro matrice potranno apportare delle modifiche alle proprie abitazioni nel rispetto delle normative che regolamentano lo strumento attuativo approvato dalla Regione. Al fine di una corretta e omogenea applicazione delle prescrizioni fra la documentazione da allegare alle istanze riguardanti modifiche da introdurre agli immobili compresi all’interno del Centro di prima ed antica formazione dovranno essere obbligatoriamente presentati, tra le altre cose, la scheda dell’Unità edilizia dell’immobile oggetto di intervento, il profilo regolatore e la pianta delle coperture con indicata la categoria di intervento massimo ammissibile. Devono ritenersi espressamente vietati interventi che prevedano la totale demolizione o la sopraelevazione di unità edilizie storiche tipologicamente inalterate o con modifiche reversibili, per le quali «è ammessa la demolizione delle sole superfetazioni con sostituzione degli elementi incongrui con i caratteri tipologico-archittettonici originari». Soddisfatti il sindaco Serra e l’assessore all’Urbanistica Nando Canu per la positiva conclusione di un iter laborioso portato avanti per un anno in collaborazione con lo staff incaricato dell’elaborazione del progetto. «Con questo atto - dichiara l’assessore Canu- l’amministrazione comunale vuole sostenere la necessità di mantenere o di ripristinare le funzioni residenziali indispensabili per la vitalità economica e sociale del centro storico, incentivando in particolar modo le attività culturali, turistiche e artigianali in modo da favorire anche il riutilizzo del patrimonio edilizio dismesso per introdurre nuove politiche dell’ospitalità alberghiera diffusa di qualità». Alcuni dati significativi: i comparti interessati sono 41 per un totale di quasi 800 edifici. Con questo progetto si cerca di rivitalizzare la parte più antica del paese, soggetta ad un fenomeno di spopolamento in seguito alla nascita dei nuovi quartieri di Sos Pianos, Littos Longos, Monte Dolis, Litterai-Su Padru.

Pietro Simula

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