La Nuova Sardegna

Sassari

«Ho la sesta, la cintura non mi si allaccia»

Un agente ferma un automobilista
Un agente ferma un automobilista

Dalle scuse più strampalate a quelle più banali e ricorrenti: «Ho mal di stomaco, problemi di cuore»

31 agosto 2016
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SASSARI. Posto di controllo a Platamona, si alza la paletta, una giovane al volante viene gentilmente invitata ad accostare. L’agente della polizia municipale chiede patente e libretto, e non può far a meno di notare che la donna non indossa la cintura di sicurezza. «Come mai?», le chiede. E la risposta lo lascia pietrificato: «Non lo vede che ho la sesta di reggiseno? Secondo lei dove me la metto la cintura?». E questa forse merita il premio risposta originale Sassari estate 2016. Mentre la menzione d’onore per la risposta più stramba va a un’altra conducente.

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Strada per l’Argentiera, un’altra donna viene beccata senza cintura. «Perché non la indossa?». E lei, con disarmante naturalezza: «Ho appena fatto le curve di Palmadula, e quando la strada è così mi viene l’ansia. Allora per farmi passare il senso di oppressione mi sono dovuta levare le cinture». Ma a parte questi due lampi di genio, gli automobilisti sassaresi non hanno grande fantasia, e una volta colti in fallo squadernano un campionario di scuse seriali e ben poco originali. Così, se le giustificazioni tirate fuori davanti a paletta e taccuino fossero tutte autentiche, allora il conducente medio sassarese sarebbe affetto da sfiga cronica, perché tutti i malanni e le disavventure capitano a lui e proprio nel momento in cui transita dinnanzi al posto di controllo.

Corso Vittorio Emanuele basso, ore 12, due vigili urbani in moto allestiscono un posto di controllo. Viene fermato un anziano a bordo di una Punto grigia scura. Non indossa la cintura. Scusa: «Ho mal di stomaco». Stesso copione per una signora su una Ford Escort: «Soffro di tiroide». E anche in nella postazione di viale Dante gli alibi degli automobilisti non cambiano molto. Moglie alla guida, marito a fianco. Entrambi senza cintura. «Io soffro di cuore, e lui è appena salito, se la stava per mettere».

E poi i casi un po’ più gravi, perché per la superficialità dei grandi rischiano la vita i bambini. Due nonni davanti, cintura indossata, e dietro il nipotino di 5 anni, senza seggiolino o basetta. «Lo stavamo portando dai genitori, abitano proprio qui vicino». (lu.so.)

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