La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, al Conservatorio non c’è posto per 28 nuovi alunni

Sassari, al Conservatorio non c’è posto per 28 nuovi alunni

A due settimane dall’inizio delle scuole la brutta sorpresa, i bimbi delle elementari erano stati selezionati a marzo

30 agosto 2016
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SASSARI. Una brutta sorpresa a dieci giorni dall’inizio delle scuole. «E ora dove iscrivo mio figlio?». Se lo chiedono 28 genitori che ieri mattina sono stati convocati dal dirigente scolastico del Conservatorio. «Non abbiamo i numeri per poter formare le classi, siamo fuori dai parametri ministeriali: i bambini sono troppi per costituire una sola classe, e troppo pochi per prevederne due». Quindi non se ne fa nulla, e i futuri Mozart dovranno accontentarsi di un insegnante privato.

Eppure, questi 28 aspiranti musicisti, ci speravano eccome di sedere sui banchi del Conservatorio per i prossimi tre anni di scuola media. Erano stati selezionati a metà marzo per un corso preaccademico finalizzato a individuare i bambini più idonei delle scuole elementari a proseguire gli studi all’interno del Conservatorio. Gli insegnanti hanno esaminato parecchi ragazzini, e alla fine, in maniera severa e rigorosa, ne hanno scelto 28. Di questi 17 si sono votati al pianoforte, mentre altri hanno preferito violino, clavicembalo, oboe, fagotto e via dicendo. E i genitori si sono messi il cuore in pace, senza stare ad arrovellarsi il cervello su quale potesse essere il miglior istituto dove iscrivere il proprio figlio. Con la scelta del Conservatorio stavano assecondando i desideri e le attitudini del piccolo artista di casa.

«Invece ieri mattina la doccia fredda – si lamentano i genitori – siamo stati tutti convocati e abbiamo appreso all’improvviso che dobbiamo cercarci un’altra scuola. Per il dirigente è impossibile ospitare 28 alunni in una sola classe, perché sarebbe impossibile da gestire. Ma allo stesso tempo non è percorribile economicamente nemmeno la formazione di due classi da 14, perché i costi sarebbero esagerati».

Quindi il progetto non si conclude e bambini e genitori, salvo soluzioni last minute, a due settimane dal suono della prima campanella sono costretti a cercare campo di atterraggio.

E nonostante le vivaci proteste da parte delle mamme e dei papà, pare proprio che tecnicamente non ci sia possibilità di retromarce. «Intanto questi corsi pre-accademici e la successiva immatricolazione degli allievi per il Conservatorio – si lamentano i genitori – ci sono costati più di 200 euro. E nessuno ci ha avvertito dell’eventualità di futuri disguidi e impossibilità di frequenza. Altrimenti come minimo tutti ci saremmo mossi per tempo per trovare una soluzione di ripiego. Adesso invece ci ritroviamo completamente spiazzati con dei tempi strettissimi per scegliere un’altra scuola. E non parliamo di decisioni da prendere alla leggera. Dopotutto stiamo pur sempre parlando del futuro dei nostri bambini». (lu.so.)

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