La Nuova Sardegna

Sassari

Nuova campagna di scavi nel complesso di Bisarcio

di Barbara Mastino
Nuova campagna di scavi nel complesso di Bisarcio

All’attenzione degli archeologi la canonica vescovile di epoca medievale Nel cimitero si cercano le tracce della vita quotidiana di quelle popolazioni

26 agosto 2016
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OZIERI. Si torna a scavare nell’area di Bisarcio dove nei giorni scorsi è partita l’edizione 2016 del “Bisarcio Project”, campagna di scavi frutto della collaborazione tra l’università di Sassari, Dipartimento di storia, e Comune di Ozieri, della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, in regime di concessione del ministero dei Beni culturali e grazie agli sponsor Caseificio Cadau Pulina e Acqua San Martino. L’oggetto degli scavi di quest’estate sarà prima di tutto l’area della canonica vescovile medievale, dove si approfondiranno le precedenti scoperte sui tempi e i modi dell’impianto delle strutture vescovili sul colle e delle sue connessioni con le fasi altomedievali. Contemporaneamente proseguiranno le ricerche nel cimitero medievale, dove sono già state rinvenute sepolture dalle caratteristiche particolari e rare: qui, nello specifico, saranno approfonditi gli studi antropologici e scientifici sulle condizioni di salute e le patologie delle popolazioni residenti, la loro alimentazione e le attività lavorative. A dirigere la campagna sarà ancora una volta il professor Marco Milanese, ordinario di Archeologia medievale e direttore del Dipartimento di Storia, con la presenza del funzionario della Soprintendenza Nadia Canu. Il gruppo di ricerca, che comprende oltre 25 studenti dell’ateneo di Sassari e delle università di Bologna, Pisa e Firenze, sarà coordinato dagli archeologi medievisti Maria Chiara Deriu Alessandra Deiana, dal direttore del Mueso archeologico di Ozieri Giovanni Frau e dall’antropologa Anna Bini. «Anche in questa occasione – spiega Marco Milanese – è previsto l’uso di tecnologie scientifiche applicate, a partire dal laboratorio di Antropologia e di Paleopatologia passando per le indagini chimiche, faunistiche e archeobotaniche, le elaborazioni fotogrammetriche, termografiche, 3D». Sarà inoltre attivo il laboratorio reperti e si svolgeranno seminari teorici di approfondimento.

Nel corso degli scavi, ovvero sino al 16 settembre, gli studiosi saranno anche disponibili per le visite guidate dei turisti dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13: un valore aggiunto della campagna, che sta portando benefici in termini di apprezzamento del sito e di formazione degli operatori museali locali. «Siamo molto orgogliosi – dice l’assessore comunale alla Cultura Giuseppina Sanna – di ospitare anche quest’anno la scuola estiva di Archeologia medievale dell’ateneoa Bisarcio: la valorizzazione del sito è un progetto al quale teniamo molto e che speriamo in futuro di proseguire ampliando la ricerca anche al vicino villaggio medievale».

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