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Sassari

Domenica nel bosco di Monte Pisanu tra letture e jazz

Domenica nel bosco di Monte Pisanu tra letture e jazz

BONO. É in programma per oggi, domenica 21, il prossimo e ultimo appuntamento del ricco calendario stagionale degli Amici della Montagna. Gli eventi, iniziati a maggio, si concluderanno con la...

21 agosto 2016
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BONO. É in programma per oggi, domenica 21, il prossimo e ultimo appuntamento del ricco calendario stagionale degli Amici della Montagna. Gli eventi, iniziati a maggio, si concluderanno con la Domenica nel Bosco, organizzata con il patrocinio del Comune di Bono, Fondazione di Sardegna, Banco di Sassari e Agenzia Forestas.

Alle ore 9, si parte dalla colonia di Monte Pisanu per una passeggiata nella foresta, sino ad arrivare alla suggestiva cornice di Sos Nibberos dove, in tarda mattinata, ci si fermerà per il pranzo al sacco.

Nel pomeriggio, alle 18, ci si sposterà alla caserma di Monte Pisanu per la presentazione del libro di Gian Battista Fressura “Da Arasolè a Badde 'e Salighes”, racconto di una passeggiata lungo un percorso che va da Nughedu San Nicolò a Bolotana, con contributi di vario genere - poesie, racconti, fiabe, richiami storici, immagini fotografiche - a opera di diversi artisti. Interverranno, oltre all’autore e alcuni poeti citati nell’opera, Tore Pattatu, Bachisio Solinas e Maria Antonietta Azzu. Le letture saranno arricchite dall'accompagnamento musicale a cura di Cristina Mura.

Le attività proseguiranno in serata con l'esibizione della Vilsait Jazz Band, nel bosco davanti alla colonia di Monte Pisanu, a partire dalle 20. La formazione, nata da un’idea di Salvatore Moraccini e Marco Maiore, si contraddistingue per uno stile, rigorosamente acustico, che riprende quello delle marching bands di New Orleans e un repertorio che comprende brani in stile dixieland, standard jazz ed alcuni pezzi latino-americani.

Un programma ricco dunque, che risponde alla vocazione degli Amici della Montagna, ovvero quella della valorizzazione del bosco «inteso anche come luogo di nuove forme di socializzazione, della conoscenza e della produzione culturale».

Maria Laura Mameli

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