La Nuova Sardegna

Sassari

Diportisti in aree vietate, denunciati

Diportisti in aree vietate, denunciati

Asinara, giornate di Ferragosto di superlavoro per gli uomini della stazione del corpo forestale

20 agosto 2016
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SASSARI. Cartelli stradali e carte nautiche sembrano proprio inutili. La gente continua a entrare nelle aree interdette del Parco naturale dell’Asinara. Sconfinamenti sia via terra sia via mare. E così per gli uomini del Corpo forestale di vigilanza ambientale della base nautica dell’Asinara, questa settimana di Ferragosto è stata caratterizzata da numerosi interventi sia preventivi, sia repressivi. E, quando si tratta di sconfinamenti nelle zone interdette e sottoposte a tutela integrale, la cosa non si risolve con una semplice ammenda, ma si incappa nei rigori del codice penale.

Come è accaduto nei giorni successivi al Ferragosto a una famiglia di diportisti francesi. Che sono arrivati a una trentina di metri dalla spiaggia di Cala Sant’Andrea a bordo di un gommone dotato di tre motori (quindi velocissimo), si sono fatti il bagno in una delle zone più belle dell’isola e - per chiudere in bellezza - uno di loro ha nuotato fino a terra. Per loro è così scattata una denuncia penale.

Stessa sorte per altri diportisti, stavolta italiani, che si erano limitati alla “sola” navigazione a motore in Zona A.

È invece andata meglio a un escursionista a piedi che dalla strada si stava dirigendo verso Cala Sant’Andrea: per lui è scattata solo una multa salata.

Altra “invasione” in area protetta, stavolta in Zona B, ha visto protagonisto una famiglia di Venezia e una coppia di Firenze che hanno sconfinato in località Spalmatore. Dovranno pagare una multa di 333 euro.

Infine, giusto per non farsi mancare niente, il giorno dopo Ferragosto i ranger sono intervenuti nella zona di Fornelli, per soccorrere un’escursionista.

Il problema della navigazione in aree interdette non è di facile soluzione. Spesso i diportisti hanno in dotazione vecchie (o non aggiornate) carte nautiche, che non segnalazione le aree vietate alla navigazione a motore. Per questa ragione gli uomini del Corpo forestale consigliano di dotarsi di carte aggiornate o, eventualmente, aggiornare le mappe elettroniche. Diverso il discorso per gli sconfinamenti terrestri. Il Parco ha installato la cartellonistica, compresi i divieti, ma evidentemente o non sono sufficienti oppure sono poco visibili.

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