La Nuova Sardegna

Sassari

Associazione Mauro Ventura raccolti e donati 6000 euro

Associazione Mauro Ventura raccolti e donati 6000 euro

PORTO TORRES. Giorni di duro lavoro nel chiosco durante la Festha Manna, autofinanziamento nel corso dell’anno e diverse iniziative per onorare la memoria di un amico che da qualche anno non c’è più....

07 agosto 2016
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PORTO TORRES. Giorni di duro lavoro nel chiosco durante la Festha Manna, autofinanziamento nel corso dell’anno e diverse iniziative per onorare la memoria di un amico che da qualche anno non c’è più. Tutto questo è l'associazione “Mauro Ventura”, nata alcuni anni fa per la volontà di tanti amici di tenere vivo il ricordo di un giovane portato via dalla leucemia. Questo lavoro viene sublimato in un momento simbolico divenuto ormai una tradizione: quello nel quale l’associazione consegna il frutto delle sue fatiche in beneficenza. Quest’anno sono stati raccolti ben 6000 euro e sono tre i beneficiari della donazione: un privato che preferisce mantenere il riserbo, l’associazione Parada e come sempre l’Ail di Sassari. «Anche quest’anno abbiamo raggiunto il nostro scopo» esultano i ragazzi della Mauro Ventura che, senza alcun intento polemico e a pieno titolo vista la finalità benefica del loro lavoro, auspicano l’individuazione di un percorso differente per quanto concerne l’assegnazione di alcuni chioschi per la Festha Manna. Parole di ringraziamento per la loro opera sono giunte dalla presidente della sezione provinciale dell’Ail, Marilena Rimini Fiori e da Stefano Chessa a nome del gruppo turritano di Parada. «Ringrazio l’associazione Mauro Ventura che da anni ci sostiene – ha detto Marilena Rimini Fiori –, il loro aiuto è fondamentale anche perché ha ricadute importanti sul territorio e anche a Porto Torres». Lodi sono giunte anche da Stefano Chessa che ha spiegato la finalità di Parada: «Grazie a questa donazione potremo sostenere ancora il progetto Parada a Bucarest, in particolare il centro diurno che accoglie tra i 50 e i cento ragazzi che vivono per strada e trovano in esso un punto di riferimento per studiare e per l’igiene».

Emanuele Fancellu

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