La Nuova Sardegna

Sassari

I sapori degli andarinos, ecco il tesoro di Usini

di Franco Cuccuru
I sapori degli andarinos, ecco il tesoro di Usini

Stasera si svolge la sagra dedicata alla pasta artigianale prodotta a mano Degustazione con il ghisadu in una piazza illuminata solo con le candele

23 luglio 2016
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USINI. Gli andarinos, un inno al gusto e alla preziosa valorizzazione della pasta fresca tradizionale usinese lavorata esclusivamente a mano, vero emblema della gastronomia locale che trova il suo punto di forza nella famosissima sagra di forte richiamo turistico. Sabato 23 nella spaziosissima piazza Europa, trasformata per una sera in un grande ristorante all’aperto, ben allestita per l’occasione con comodi posti a sedere e a lume di candela, si celebrerà quindi la diciassettesima edizione della “Sagra degli andarinos”. Dalle 18 alle 20,30 la Pro loco offrirà a tutti i convenuti il brindisi di benvenuto, mentre gli andarinos fumanti conditi con su “ghisadu” un sugo tipico realizzato con carne di manzo e maiale verrano serviti alle 20,30. Gli andarinos, anche quest’anno sono stati realizzati nel centro di aggregazione “S’incontru” dalle infaticabili mamme, nonne, zie accomunate da un solo intento: preparare sapientemente gli andarinos per la sagra. Un piatto tipico e unico, che ha radici antiche, testimone di una tradizione contadina. In passato gli andarinos era il piatto della festa, ogni occasione importante e in ogni ricorrenza non mancavano mai nelle tavole degli usinesi. Quanto sia importante e prestigiosa questa pasta, trova riscontro nel grande murale realizzato a un centinaio di metri dall’ingresso del paese, che presenta uno spaccato di vita quotidiana dove è rappresentata una madre che nell’uscio di casa col “chiliru” tra le mani mette gli andarinos nel “canistreddu" ad essiccare al sole con affianco le sue bambine: è il risultato di una foto risalente agli anni Quaranta riportata fedelmente, di proprietà della famiglia Canu. «A partire dal 2000 come Pro loco abbiamo riscoperto e rivalutato questa pasta artigianale, riproponendola e facendola conoscere attraverso l’edizione di una sagra di consolidato successo - ha detto la presidente della Pro loco Antonella Masia -. La manifestazione “Andarinos de Usini” ha costituito un importante volano per la rivalutazione di questa tipologia di pasta, tanto che si sono moltiplicate le persone, anche tra le più giovani, che ne hanno appreso la tecnica di lavorazione, per cui si può affermare con soddisfazione il successo e l’efficacia di un operazione di salvaguardia di questo prodotto alimentare unico nel suo genere, le cui forme e sapori possono definirsi distanti anni luce dall’omologazione delle paste di realizzazione industriale». «Poiché nulla è stato fatto finora per favorire la produzione meccanica di questo tipo di pasta - ha proseguito Antonella Masia –, gli andarinos vengono ancora oggi preparati rigorosamente a mano, con l’antica tecnica di lavorazione: un impasto di semola di grano duro e acqua con l’aggiunta del sale. Il composto viene assottigliato in listelli di 3 centimetri poi premuti su una superficie rigata e fatti roteare con tre o quattro movimenti rapidi e calibrati del polpastrello realizzando una forma elicoidale, simile ad un piccolo fusillo». A contorno della sagra ci sarà lo spettacolo musicale con la partecipazione della Funky Jazz Orchestra di Berchidda e la cantante Pina Muroni.

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