La Nuova Sardegna

ITTIRI. La notizia della prematura scomparsa della giovane Carlotta Gambella è piombata in paese, mercoledì 20 luglio, con un tale fragore da scuotere le coscienze dell’intera comunità che ha appreso con sgomento, stupore e incredulità del grave lutto che, nella famiglia Gambella, si ripete per ben tre volte nell’arco di due anni. Nel 2014 la madre Pierangela, dopo una lunga lotta contro un male incurabile, si arrende alla morte così come fa il padre Mario che a distanza di appena un anno raggiunge la sua amata consorte. A un anno esatto dalla dipartita del padre è Carlotta a lasciare questo mondo, dopo una lotta contro la malattia, lasciando nello sconforto e nello sgomento i fratelli Piero e Tore, i parenti, il fidanzato Giuseppe e l’intera comunità che non trova motivazioni plausibili per accettare un così crudele destino.

Già da mercoledì, nella chiesa di San Pietro in Vincoli dove è stata allestita la camera ardente, si è formata una lunga coda per salutare Carlotta che rientrava nella sua città dopo aver perso l’ultima battaglia, la più importante, della sua vita, quella contro la morte. Tragedia, è la parola che si è sentita ripetere durante il funerale che ha visto la partecipazione di un’immensa folla che nel piangere la perdita di una così giovane vita rievocava le due precedenti dipartite.

Se diventa difficile accettare la morte, diventa quasi impossibile dare una spiegazione alla scomparsa di una giovane che, a soli 21 anni, va a raggiungere i genitori in una dimensione dove, si spera, le pene patite in questo mondo possano essere ripagate con la gioia di ritrovarsi assieme per l’eternità.

Solo un’immensa forza d’animo può aiutare a lenire le pene e a superare la terribile prova di quanti hanno amato Carlotta, sua madre e suo padre. (vi. ma.)