La Nuova Sardegna

Sassari

Scuola di archeologia anche grazie agli sponsor

Siligo, il Comune coinvolge le imprese per la campagna estiva di scavi medievali Partecipano al progetto dell’Università 25 studenti sardi, italiani ed europei

15 luglio 2016
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SILIGO. È anche merito di volenterose imprese sarde se anche nel 2016 si è potuta avviare la scuola estiva di archeologia medievale. Un nuovo approccio che coinvolge le realtà produttive del territorio nel recupero del patrimonio e che ha un nome: archeologi a pubblica. In pratica si tratta di affiancare l’intervento economico di privati alle amministrazioni sempre più costrette a tirare la cinghia. Così quest’anno il Comune di Siligo, guidato da Mario Sassu, non potendo finanziare, con le stesse somme del passato, la campagna estiva di scavi condotta dall’Università di Sassari, ha lanciato un sos alle aziende locali. Che si sono messe a disposizione offrendo sia i loro prodotti che quanto altro necessita ai venticinque studenti provenienti dagli atenei sardi e della penisola e dalle prestigiose università di Parigi (Sorbona) e Barcellona di poter lavorare nel cantiere archeologico di Santa Maria di Mesumundu. Gli scavi cominciati ai primi di luglio e proseguiranno per tutto questo mese. Gli allievi verrano ospitati in una palestra attrezzata dal Comune.

All’apertura degli scavi a Siligo si è svolto un convegno promosso dal neo istituito Consiglio comunale dei Ragazzi che aveva proprio come tema «Obiettivi, metodi e sinergie per un archeologia pubblica socialmente sostenibile». Al convegno il professor Marco Milanese, direttore e docente del Dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione dell'Università di Sassari e a capo del progetto di scavo a Siligo ha sottolineato come l’ateneo turritano insdiunitamente alla didattica e alla ricerca promuova la crescita dei territori, in particolare di quelli interni, che sono la vera Sardegna». E il sindaco Mario Sassu ha lodato «la sensibilità delle imprese sarde quali la Fratelli Pinna Spa di Thiesi, la Santa Lucia Acque Minerali di Bonorva, la Chessa Mangimi Srl di Giave, e la Bitumuno Snc di Roveri e Fadda di Sassari e lo Studio Prisma Quality di Sassari, che con il nostro Comune e l’Università di Sassari, hanno consentito quest'anno sia lo svolgimento stesso della Scuola estiva di archologia, sia di dare al progetto un rinnovato format, indirizzato al coinvogimento del territorio e che deve essere motivo di accrescimento culturale e di sviluppo economico di Siligo, del Mejlogu e della Sardegna».

Intanto il Comune, con fondi di bilancio e con l’aiuto della Comunità di S'Aspru diretta da padre Salvatore Morittu, sta proprio in questi giorni terminando il ripristino delle recinzioni del complesso archeologico di Santa Maria di Bubalis e il riattamento dell'illuminazione del sito di Mesumundu.

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