La Nuova Sardegna

Sassari

Il Tar annulla il concorso in Oncologia

Il Tar annulla il concorso in Oncologia

Una candidata con un curriculum stellare all’estero superata da medici con esperienze solo sassaresi

15 luglio 2016
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SASSARI. Si sente spesso parlare di concorsi poco trasparenti, cuciti ad personam, dove non sempre vincono i più meritevoli. Da poco il Tar ha annullato una selezione per un dottorato di ricerca in “Scienze biomediche - oncologia molecolare” bandito dall’Università di Sassari. Ha accolto il ricorso di una candidata, che nonostante il suo curriculum stellare si era piazzata al quinto posto.

Il concorso era strutturato così: erano previsti 2 posti (1 con borsa di studio, 1 senza). L’esame si è sviluppato in una valutazione dei titoli per complessivi 30 punti, suddivisi, già da bando, in 4 voci (punteggio voto di laurea; attinenza tesi, pubblicazioni, esperienze), ed in un colloquio, al quale sono stati riservati altri 30 punti. La prima sottolineatura accolta dal tribunale è questa: un componente avrebbe rinunciare al ruolo di commissario giudicante: la vincitrice del concorso era infatti una stabile frequentatrice del laboratorio di patologia molecolare diretto dal medesimo giudice.

E veniamo ai curriculum. La dottoressa che ha vinto il ricorso aveva conseguito la maturità classica, e si era laureata in medicina con il massimo dei voti. Dopodiché vantava molteplici esperienze all’estero, in Usa e Uk, in strutture Oncologiche di fama internazionale, distribuite nel quinquennio 2011-2015. Nonostante questi trascorsi alla ricorrente sono stati assegnati soli 2 punti per la voce titoli. Al contrario i primi classificati hanno ottenuto 4 punti per un tirocinio di 5 mesi presso il Laboratorio di Sezione Patologia Sperimentale e Oncologia del Dipartimento di Medicina di Sassari. In pratica il doppio dei punti per un tirocinio locale di “presa visione” di 5 mesi. Altra perplessità riguarda la valutazione della conoscenza della lingua inglese: alla ricorrente, che ha vissuto per cinque anni all’estero e padroneggiava perfettamente l’inglese, è stata attribuita una conoscenza “buona”. Al contrario le vincitrici hanno ottenuto “il distinto”, nonostante le loro esperienze fossero confinate dentro le latitudini sassaresi.

Il tribunale ha poi contestato la discrezionalità con la quale la commissione ha giudicato l’attinenza della tesi di laurea nei confronti delle tematiche del bando: una componente fondamentale del concorso determinante nella graduatoria finale. Quindi il Tar ha sentenziato l’annullamento del concorso, la decadenza dei vincitori e ha disposto che venga bandita una nuova selezione. (lu.so.)

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