La Nuova Sardegna

Sassari

Sequestrati due campi rom con discariche di rifiuti

di Gianni Bazzoni
Sequestrati due campi rom con discariche di rifiuti

Operazione dei carabinieri del Noe nella zona industriale di Muros e a Cargeghe Situazione grave e problemi di sicurezza: sollecitato lo sgombero immediato

13 luglio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Due campi nomadi non autorizzati e adibiti a discariche abusive di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi sono stati sequestrati dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico nella circonvallazione della zona industriale di Muros e a Campo Mela, in territorio del comune di Cargeghe. I militari che si occupano della tutela dell’ambiente hanno agito con la collaborazione dei colleghi della stazione di Ossi.

A Muros i carabinieri del Noe hanno scoperto un campo occupato da alcune famiglie nomadi dove era stata realizzata una discarica di rifiuti speciali pericolosi in larga parte provenienti dalla rottamazione e demolizione di auto e altri mezzi a motore. Nel corso degli accertamenti, i militari del Nucleo operativo ecologico hanno anche scoperto che era stato eseguito un allaccio abusivo - con conseguente furto di energia elettrica - con collegamento precario a una vecchia utenza telefonica in grado di fare passare anche l’energia elettrica.

L’area messa sotto sequestro è di circa mille metri quadrati ed è di proprietà dell’Anas. Qui erano ancora presenti due prefabbricati utilizzati dalle imprese che hanno operato per la costruzione degli svincoli verso la zona industriale.

Nella zona di Campo Mela, invece, gli specialisti del Noe hanno eseguito il sequestro di due prefabbricati in lamiera adibiti rispettivamente a impianto di rottamazione e recupero di auto e ad inceneritore di rifiuti con la combustione illecita di gomma e plastica. Anche qui i carabinieri hanno rilevato la presenza di un campo nomadi abusivo con l’occupazione arbitraria anche della vecchia cantoniera Anas.

In entrambi i casi l’Anas aveva presentato denuncia per occupazione abusiva e danneggiamento, mentre i sindaci di Muros e Cargeghe avevano emesso apposite ordinanze per disporre lo sgombero dei locali per inagibilità e problemi di carattere igienico-sanitario.

Ora l’Anas - che è stata nominata custode giudiziario dei luoghi abusivi - dovrà curare il ripristino delle aree con addebito delle spese alle famiglie dei rom che sono state identificate e che risultano allontanate da tempo dal campo sosta di Porto Torres.

É stata anche avanzata richiesta alla Prefettura per eseguire lo sgombero delle due zone occupate. Le indagini del Noe sono ancora in corso di svolgimento.

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative