La Nuova Sardegna

Sassari

Nuovo splendore per sei opere di arte sacra antica

di Gerolamo Squintu
Nuovo splendore per sei opere di arte sacra antica

Il 22 luglio sarà presentato il restauro del museo diocesano Si tratta di un ritratto e di cinque preziose sculture in legno

10 luglio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Continua ad essere uno dei punti di maggior attrattiva per i turisti e per quanti più in generale visitano la città, il Museo Diocesano dell’Arte sacra, ospitato nei locali dell’ex seminario vescovile di Piatta Cantareddu (piazza Carlo Alberto). Custodisce una infinità di beni di grande valore storico-artistico. Ma i curatori del museo non hanno mai cessato di cercare nuove opere magari dimenticate nei magazzini delle chiese sparse in Diocesi e in tale direzione hanno approntato un progetto che grazie all’intervento della Fondazione di Sardegna e alla Conferenza Episcopale Italiana è approdato di recente a buon fine. È stato approntato un pannello dove con le relative immagini fotografiche vengono documentate le varie fasi del lavoro che è stato eseguito con estrema sapienza e nel massimo rispetto dell’originaria fattura di ogni soggetto, dalla esperta restauratrice Annalisa Deidda. La stessa assieme al responsabile del museo Demetrio Mascia e allo studioso monsignor Tonino Cabizzosu illustrerà il progetto. L’evento è in programma per venerdì 22 luglio alle 19, nella sala conferenze del Centro culturale San Francesco. Agli operatori certamente non mancheranno i complimenti da parte del vescovo Corrado Melis e degli amministratori civici oltre che da parte dei tanti ozieresi che vedono ulteriormente arricchito il già prestigioso complesso museale. Fra gli altri sono stati restaurati il dipinto ad olio su tela raffigurante il ritratto di suor Rosalia Francesca Pinna e cinque sculture lignee policrome di notevole pregio: San Giovanni Nepomucemo (grande), San Giovanni Nepomucemo (piccolo), San Giovanni Evangelista, San Pietro d’Alcantara, Sant’Agostino. È da rilevare e lodare l’assiduo apporto che a tale progetto hanno fornito gli studenti del locale liceo classico che si sono resi pure disponibili per tanti giorni a fare da guida ai visitatori con puntuali riferimenti storici e artistici alle tantissime, splendide opere in esposizione fra cui interesse massimo è stato sempre riservato ai dipinti del Maestro di Ozieri, in particolare alla imponente pala d’altare di Nostra Signora de Su Redu ed al Discendimento dalla Croce.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative