La Nuova Sardegna

Sassari

Incendi, risorse ridotte e mezzi insufficienti

di Gianni Bazzoni

Denuncia dei sindacati che attaccano Regione e Dipartimento dei vigili del fuoco «Scarsa attenzione per il territorio del nord Sardegna, rischi per le comunità»

02 luglio 2016
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SASSARI. Non è solo lotta agli incendi, ma anche «alle scelte incomprensibili della Regione e della Direzione regionale della Sardegna dei vigili del fuoco».

Comincia - è non è certo una novità di quest’anno - tra le proteste la campagna antincendio boschiva 2016 nel nord Sardegna. I segretari territoriali di Cgil-Fp, Uil-Pa e Conapo, Roberto Maninchedda, Davide Corveddu e Pietro Nurra, di fronte al silenzio che accompagna la vertenza denunciano anche «le responsabilità della politica».

Turismo e rischi. La costa settentrionale dell’Isola è considerata il vero motore del turismo sardo, con oltre l’80 per cento di presenze, ma il dato non viene tenuto in considerazione secondo i sindacati. «Per la seconda stagione consecutiva, non viene previsto un presidio dei vigili del fuoco a meno di 45 minuti di percorrenza dai comuni interessati».

Programmazione da sud. La programmazione arriva da Cagliari, secondo i segretari dei sindacati: «Il nostro territorio - all’avanguardia nelle attività di pianificazione, come dimostrato in passato - viene lasciato ora in balia di scelte politico-manageriali che arrivano da...Cagliari».

Sempre peggio. Lo scorso anno i vigili del fuoco di Sassari hanno rinunciato ai servizi straordinari perché la Regione ,non aveva fornito i mezzi idonei (previsti dagli accordi) per affrontare in sicurezza gli incendi boschivi, chiuse anche le due sedi stagionali storiche a Santa Teresa di Gallura e Valledoria-Castelsardo (che in estate quadruplicano i residenti). «Avevamo invitato i dirigenti a utilizzare le risorse (circa 160mila euro) – sottolineano i rappresentanti sindacali – per acquistare mezzi idonei da utilizzare in zone impervie, ma a distanza di un anno la situazione non solo non è migliorata ma è peggiorata ulteriormente».

Penalizzati. «Stigmatizziamo la decisione della Direzione regionale Sardegna dei vigili del fuoco – affermano Maninchedda, Corveddu e Nurra – che ha deciso di destinare le risorse economiche in parti uguali alle 4 province storiche. Di fatto, il territorio della provincia di Sassari (il più esteso d’Italia) è stato considerato al pari di altri con comandi di classificazione inferiore. Tutte le richieste e le necessità motivate non sono state tenute in considerazione».

Piano contestato. Le contrarietà erano state espresse a più riprese, anche nella fase preparatoria, e ora che la stagione antincendi sta entrando nel vivo, i sindacati dei vigili del fuoco hanno ribadito le contestazioni al piano e all’impianto della Campagna estiva Antincendi 2016.

«Rinnoviamo l’appello sia alla classe politica regionale che a quella territoriale – hanno spiegato – affinchè si adoperi seriamente per garantire la sicurezza delle comunità, perché noi ci saremo in prima fila come sempre, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. Ma i nostri amministratori pubblici dove saranno?».

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