La Nuova Sardegna

Sassari

Il caso degli scarti animali: assemblea con i cittadini

di Barbara Mastino
Il caso degli scarti animali: assemblea con i cittadini

L’impianto per il trattamento delle carcasse sarà realizzato a Chilivani Interrogazione di Marco Tedde (FI) che denuncia una nuova «bomba ecologica»

01 luglio 2016
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OZIERI. È ancora uno degli argomenti più caldi di questi giorni la polemica intorno alla realizzazione a Chilivani, nell’ex stabilimento Convesa, di un doppio impianto di trasformazione degli scarti di origine animale non destinati al consumo umano in olii animali e di trasformazione degli olii ottenuti in energia elettrica. Una polemica iniziata con le proteste dei residenti e di alcuni artigiani che operano nell’area di Chilivani, che lamentano la mancanza di informazioni e rassicurazioni sulle ricadute, economiche e ambientali, dell’impianto e che, in sostanza, si oppongono alla sua realizzazione. Proteste che hanno fatto muovere gli ambienti politici e istituzionali, provocando soprattutto altre richieste di chiarimenti. Il primo, del quale si è dato conto nei giorni scorsi in queste pagine, è stato quello della commissione comunale Attività produttive e ambiente, che come si ricorderà aveva da subito richiesto alla ditta che deve realizzare l’impianto, la Render, un nuovo incontro illustrativo sul progetto aperto al pubblico (anche nelle more di un analogo incontro “promesso” qualche anno fa ma mai avvenuto). «La Render ha fissato l’incontro per i prossimi giorni – spiega il presidente della commissione Marco Murgia – e si dichiara disponibile a chiarire tutti gli eventuali dubbi. Dal canto nostro – aggiunge – sappiamo bene che se la Regione ha concesso la “Via” all’impianto, considerato quanto severi siano i parametri ambientali, esso opererà in tutta sicurezza e sotto lo stretto controllo delle autorità competenti sulla vigilanza. Non possiamo sempre pensare male - aggiunge Murgia riferendosi ad alcune delle perplessità emerse in questi giorni - e fasciarci la testa prima di essercela rotta». Certo, anche la commissione vuole i suoi chiarimenti, e si impegna alla massima vigilanza, «ma non si può dire di no a priori a un impianto che, oltretutto, è inserito nel nostro Paes e che fa parte del progetto generale che comprende anche gli altri impianti che la stessa Render ha realizzato a Chilivani», come per esempio la Zincosarda. Si attendono quindi i chiarimenti da parte dell’azienda Render, mentre nel frattempo la questione arriva in regione grazie a una interrogazione del consigliere di Forza Italia Marco Tedde. Il consigliere parla senza mezzi termini di «inceneritore» e di «bomba ecologica destinata a diventare l’ennesima cattedrale nel deserto», paventando rischi ambientali e interrogandosi sulle reali prospettive in termini di occupazione. Tedde a sua volta lamenta il «silenzio della Regione sulle procedure» e il mancato «coinvolgimento degli ozieresi, ai quali non è stato chiesto alcun parere».

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