La Nuova Sardegna

Sassari

Giardini comunali distrutti dai vandali

A Valledoria l’ennesimo episodio: panchine divelte, cestini sfondati e rifiuti sui cartelli di ingresso

30 giugno 2016
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VALLEDORIA. Dopo l’ennesimo atto vandalico contro beni pubblici all’interno dei giardini comunali di via Coghinas l’amministrazione comunale nel prossimo consiglio comunale adotterà dei provvedimenti per fronteggiare “con ogni strumento” una brutta piaga di teppismo che si sta espandendo in maniera esponenziale non solo nell’area comunale ma nel territorio della Bassa Valle del Coghinas. Infatti, sempre più spesso gli amministratori comunali insieme agli addetti del Comune che si occupano di tutelare il verde urbano all’interno dei giardini di via Coghinas (interamente recintato e inaugurato l’anno scorso), trovano delle spiacevoli sorprese operate da ignoti o meglio da alcuni vandali e teppisti che stanno distruggendo gradualmente parte degli arredi che abbelliscono la struttura dedicata al relax e allo svago dei bambini. A causa dell’ultimo atto vandalico di alcuni giorni fa, le panchine in legno sono state completamente distrutte così come completamente distrutti sono stati i cestini. Non contenti di questi scempi, i vandali di turno, hanno ben pensato di attaccare degli assorbenti femminili al cartello di ingresso al giardino. «Quasi quotidianamente opero un controllo sulle aree verdi a supporto dell’attività dell’assessore all’Ambiente Lucio Sanna - dichiara il consigliere comunale ed ex assessore al Verde urbano Francesco Piroddi -. Il giro quasi quotidiano nei giardini si rende necessario per verificare gli impianti di irrigazione che spesso e volentieri vengono rotti con calci o dove vengono smontati gli augelli degli irrigatori dei prati. Ieri siamo stati richiamati da alcuni cittadini per constatare una spiacevole sorpresa nei giardini di via Coghinas. Infatti, al nostro arrivo, ci siamo ritrovati di fronte ad uno spettacolo deplorevole, diverse panchine erano state sradicate dal terreno, rotte e usate come poggiapiedi. I cestini per la raccolta dei rifiuti sradicati e buttati a terra e la cosa moralmente più volgare, l’affissione di assorbenti da donna al cartello di ingresso del giardino che vieta l’accesso ai cani». «Ho sempre sostenuto che l’educazione civica nelle scuole è fondamentale per creare una società migliore, - conclude Piroddi – ma ancora maggiore deve essere l’attenzione che le famiglie devono dedicare all’educazione dei propri figli in modo che casi come questi diventino, sempre più, gesti isolati messi in atto da autentici imbecilli».

Giulio Favini

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