La Nuova Sardegna

Sassari

La maggioranza si divide sulla rete metropolitana

di Gavino Masia

Quattro esponenti del Movimento 5 Stelle non hanno votato il regolamento Critiche dall’opposizione che parla di «sindaco abbandonato dai suoi consiglieri»

22 giugno 2016
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PORTO TORRES. Quattro consiglieri del M5S si sono astenuti ieri mattina nella votazione sullo statuto della rete metropolitana (Gavino Bigella, Francesco Tolu, Antonella Demelas e Loredana De Marco), rimandando ad altre date di consiglio comunale l’approvazione del documento già sottoscritto dagli altri Comuni dell’area vasta. Dopo una lunga conferenza dei capigruppo, e il ritorno nell’aula consiliare, sembrava che la condivisione sul voto favorevole fosse cosa ormai acquisita da parte di tutti. Ma dopo l’intervento del sindaco Sean Wheeler, che ha letto il documento sottoscritto il 3 giugno scorso nell’assemblea dei sindaci, l’intervento dei capigruppo spostava l’asticella dell’equilibrio generando così l’approvazione a maggioranza: 13 voti a favore e 4 astensioni pentastellate. A quel punto prendeva la parola la segreteria generale del Comune, citando l’articolo 10 dell’Unione dei Comuni, che dichiarava il rinvio del punto all’ordine del giorno perché non si erano ottenuti i 2/3 dei voti richiesti alla prima votazione sullo statuto della rete. Uno smacco per il primo cittadino e per gli altri consiglieri di maggioranza che hanno votato a favore perché quelle astensioni dal voto determinano un ulteriore rallentamento verso l’operatività della rete metropolitana. Le modifiche proposte dal sindaco, che saranno discusse dopo l’approvazione ed entro tre mesi dalla costituzione del nuovo ente territoriale, riguardano l’articolo relativo al numero di componenti della giunta, e l’articolo relativo a una maggiore rappresentatività delle città, non solo in funzione del numero di abitanti, ma tenendo conto del peso delle infrastrutture e dei servizi portati in dote dalle città e che consentono l’esistenza stessa di una Rete metropolitana. La terza modifica riguarda invece la composizione dell’assemblea, comunque si considerino gli abitanti risultanti dall’ultimo dato Istat, per evitare l’incertezza continua ad ogni cambio anno della composizione dell’assemblea stessa. «Abbiamo avuto la prova di quanto sia instabile e inadeguata la maggioranza a sostegno del sindaco Wheeler – dice il consigliere di Ap Alessandro Carta –, abbandonato nel voto da presidente del consiglio e capogruppo, ed è evidente che il sentir dire che sia tornato a mani vuote dall’assemblea dei sindaci non ha fatto piacere a una parte della maggioranza, che senza alcuna motivazione ha votato contro la posizione del M5S stesso». Anche il consigliere Davide Tellini evidenzia l’inspiegabile capovolgimento delle posizioni all’interno dell’aula: «Chiaro segnale che all’interno del Movimento vi sono delle forti divergenze, con un primo gruppo di governo uscito allo scoperto. Però purtroppo a pagarne le conseguenze sono nuovamente i cittadini, vittime di una politica fatta di livore politico e scarsa fiducia nelle istituzioni».

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