La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, negozianti in marcia contro le piste ciclabili

di Vincenzo Garofalo
Sassari, negozianti in marcia contro le piste ciclabili

Serrande abbassate e sfilata nel centro storico e in viale Italia: «Le attività falliscono prigioniere di divieti e cantieri»

26 maggio 2016
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SASSARI. La marcia dei fischietti per protestare contro la Ztl e le famigerate piste ciclabili parte da piazza Sant'Antonio, la zona più degradata e dimenticata del centro storico, risale corso Vittorio Emanuele e arriva all'emiciclo Garibaldi dove si unisce a un altro nucleo di rivoltosi contro Palazzo Ducale. Il corteo, formato da commercianti e semplici cittadini avanza lungo due ali di serrande abbassate, che polemicamente espongono il necrologio della città, «miseramente spenta dopo lunga agonia causata da Ztl, centri commerciali e piste ciclabili», recitano i cartelli.

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In viale Italia, la via dello shopping per eccellenza, ferita dai cantieri infiniti della pista ciclabile, la serrata è quasi totale. Le recriminazioni contro la Giunta guidata da Nicola Sanna sono sintetizzate nei volantini distribuiti dai due movimenti che si sono uniti nella protesta, Noi per Sassari e Sassari si muove: «Chiudiamo le nostre attività dalle 9 alle 11 per comunicare la nostra protesta contro scelte errate per la città», spiegano. «Nel cuore della città commerciale sono svaniti nel nulla centinaia di parcheggi, anche quelli per i disabili; stalli carico e scarico merci; i passi carrai non sono più accessibili. Vogliamo difendere le nostre attività da una Ztl che va ripensata e rimodulata con i cittadini di Sassari». Circa trecento manifestanti bloccano il centro della città per oltre un'ora.

C'è chi usa il megafono e chi si arrampica alle barriere dei cantieri della ciclabile come se fosse un animale in gabbia. C'è anche chi più sobriamente distribuisce volantini e cerca di spiegare ai concittadini le ragioni della manifestazione. Enrica del negozio Nuove Messaggerie Sarde, in viale Italia, soffia dentro il fischietto con tutto il fiato che ha in corpo e spiega i timori da commerciante, che vanno oltre la pista ciclabile: «Dicono che vogliono estendere la Ztl anche a un tratto di viale Italia. Non gli permetteremo di farlo. Per noi sarebbe la fine. Non lo permetteremo». Ancora più agguerrita, se possibile, Rosalia Becca di Caffè Caffè: «Siamo prigionieri dei cantieri, non abbiamo mai visto qui il sindaco o un assessore. Tutto ciò che sappiamo e è quello che vediamo, mai un operaio al lavoro nei cantieri, tranne oggi, stranamente, i parcheggi cancellati e i clienti che diminuiscono». In marcia anche Giusy Mura dell'Ottica Kyanops: «è impensabile che estendano la ztl a viale Italia, dopo che al centro storico ha causato la chiusura di un centinaio di attività», commenta.

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Al corteo si uniscono anche alcuni consiglieri comunali di opposizione; ci sono Nicola Lucchi ed Enrico Sini, della lista civica Sassari è: «Abbiamo manifestato queste problematiche in Consiglio, più volte, ma la Giunta tira dritto per la sua strada, dicono accanto a un cartello con la scritta, «Salviamo viale Dante». Anche il capogruppo di Forza Italia, Manuel Alivesi, dice la sua: «Riteniamo che il sindaco non possa non tenere conto del giudizio di centinaia di cittadini e operatori commerciali».

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