La Nuova Sardegna

Sassari

Defibrillatori in pieno centro per salvare dagli attacchi cardiaci

di Vincenzo Garofalo
Defibrillatori in pieno centro per salvare dagli attacchi cardiaci

Il Comune creerà una rete di primo soccorso attraverso una serie di totem collegati con il 118 Il primo apparecchio dovrebbe essere situato in piazza Castello, coinvolte le associazioni sportive

25 maggio 2016
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SASSARI. Sassari diventerà una città cardioprotetta. Sarà creata una rete di primo soccorso con defibrillatori posizionati in punti strategici della città, sfruttando l’azione e la disponibilità di tutte le associazioni sportive e non che sono in possesso di uno strumento salvavita. Tutto questo con il coordinamento del Comune e con la supervisione del 118 del Nord Sardegna. Un’iniziativa partita proprio dal direttore del 118 di Sassari e Nuoro, Piero Delogu, che qualche tempo fa ha proposto a Palazzo Ducale la donazione di un totem con defibrillatore da installare in una piazza della città. Si tratta di una struttura di nuovissima concezione, già in uso in diverse città d’Italia come Firenze, Torino, Pisa, dotate di sistema video e audio, e una scheda telefonica collegata direttamente con la centrale operativa del 118. Appena si apre il totem per usare il defibrillatore, un sistema di allarme automatico avvisa il 118. Nell’attesa che arrivi sul posto un’ambulanza, l’operatore del 118 può guidare le operazioni via telefono, permettendo le prime azioni di soccorso. La proposta di Piero Delogu era rimasta per quasi un anno in freezer, poi è stata rispolverata dall’ex assessore, ora consigliere comunale, Luca Taras, che ha presentato una mozione ad hoc in Consiglio comunale. Ieri, partendo dall’iniziativa del 118, l’attuale assessore alla Protezione civile, Antonio Piu, insieme con Delogu e con il nuovo comandante della Polizia municipale, Gianni Serra, ha spiegato l’idea alla sesta commissione comunale, presieduta da Valeria Fadda. Il progetto è quello di coinvolgere tutte le associazioni ed enti che posseggono un defibrillatore, e che siano disposti a metterlo al servizio delle comunità per creare una vera e propria rete, in grado di abbracciare anche l’agro e le borgate, e di garantire interventi di primo soccorso in caso di attacchi cardiaci. La prima postazione sarà quella del totem che sarà regalato dal 118 e una delle ipotesi è di installarlo in piazza Castello, ma i siti esatti saranno scelti dopo dalla giunta dopo le varie consultazioni. A rafforzare la rete di cardioprotezione potrebbero esserci i defibrillatori in dotazione alle forze dell’ordine: qualche anno fa era stato proprio il 118, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, a fornire diversi defibrillatori a Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia municipale. Sempre il 118 aveva attivato i corsi di formazione per i militari e per gli agenti, in modo che questi fossero pronti a usare i defibrillatori. I tre defibrillatori donati alla Polizia municipale però non sono mai stati usati, sono rimasti in magazzino. E perfino i corsi di formazione dovranno essere rifatti. In ogni caso ora il Comune ha deciso di fare sul serio e di non far passare altro tempo inutilmente.

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