Agricoltura, i giovani ora chiedono aiuto
BONORVA. Un pubblico numeroso e attento, costituito da agricoltori, pastori e giovani studenti dell’istituto professionale per l’agricoltura, nei giorni scorsi ha affollato l’aula consiliare per...
BONORVA. Un pubblico numeroso e attento, costituito da agricoltori, pastori e giovani studenti dell’istituto professionale per l’agricoltura, nei giorni scorsi ha affollato l’aula consiliare per assistere e dibattere, con la guida degli esperti, sulle provvidenze, in ambito Regionale e comunitario, a favore dei giovani aspiranti, in particolare di chi ha compito i diciotto anni e non superato i quaranta, per costituire una propria azienda agricola. All’incontro, promosso dalla Coldiretti di Sassari, ha partecipato il presidente Battista Cualbu, il direttore provinciale di Sassari e Gallura, Ermanno Mazzetti e l’esperto agronomo Giovanni Lai. Il sindaco Giammario Senes ha aperto i lavori con un discorso molto forte e preciso sulle difficoltà che spesso, in particolare a causa del governo e degli uffici regionali incontrano gli allevatori e i pastori nel realizzare interventi mirati e semplici. «Una politica regionale che con le sue discussioni piuttosto accese, sulla realizzazione di città metropolitane - ha osservato Senes -, pare abbia dimenticatoi dati preoccupanti che interessano i Comuni dell’interno che rischiano di scomparire». La via da seguire per il futuro, per uscire dal vicolo chiuso nel quale una politica sbagliata sta trascinando i Comuni più lontani dai centri di potere, secondo il primo cittadino, non potrà essere che quella di un ritorno alle antiche tradizioni culturali, da impostare e realizzare secondo concetti più moderni e funzionali ai nostri tempi. In tal senso è importante una conoscenza precisa anche delle leggi a favore dell’agricoltura. L’assessore comunale Giuseppe Ghisu ha ricordato l’impegno dell’amministrazione uscente con i vari tentativi effettuati attraverso la pubblicazione di bandi d’interesse per l’utilizzo adeguato dei terreni comunali e gli studi predisposti per individuare la coltura più adatta. «Serve coraggio - ha detto Ghisu - non è semplice ma bisogna essere corretti e ambiziosi, aiutare i giovani e sostenerli nelle scelte con decisioni che vanno prese in clima di democrazia». L’agronomo Lai ha quindi spiegato i termini e le condizioni per accedere alle varie opportunità proposte dal Piano di Sviluppo rurale regionale o dall’Ismea, per favorire l’insediamento o ammodernamento delle aziende agricole. Si tratta d’impegni reali preceduti da adempimenti burocratici precisi per il cui perfezionamento la Coldiretti ha detto di mettere a disposizione i propri tecnici. Il dibattito, seguito agli interventi dei relatori, è servito a chiarire meglio l’insieme delle proposte ed è terminato con il saluto del presidente Battista Cualbu che si è detto particolarmente contento per la vasta partecipazione di giovani che in seguito potranno trovare nell’associazione un concreto aiuto per superare le pastoie burocratiche che incatenano le iniziative.
Emidio Muroni