La Nuova Sardegna

Sassari

convegno

Hospice, i fondi sono fermi da anni

L’ex assessore Dirindin alla tavola rotonda organizzata dalla Cisl-Fp

20 maggio 2016
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SASSARI. Mettere in primo piano la persona che soffre, garantendo a lei e alla famiglia che l'assiste il sollievo e la dignità in ciascun ambito in cui si vive la condizione di dolore: in casa, in ospedale o in altro ambiente sanitario. È il tema proposto nei giorni scorsi dalla Cisl-Fp Sassari, in collaborazione con l’Associazione “Amici di Gianni Brundu” di Siligo: una giornata di formazione sullo stato di attuazione delle legge 38 del 15 marzo 2010 che riguarda l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, che ha visto a confronto oltre 250 partecipanti tra medici, infermieri, operatori e tecnici socio sanitari, terapisti della riabilitazione, e numerosi studenti.

Il taglio più squisitamente del convegno politico è stato dato dagli interventi dalla senatrice Nerina Dirindin, dal segretario della Cisl di Sassari Gavino Carta, dall’assessore regionale alla sanità Luigi Arru, dal presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, dal sindaco di Sassari Nicola Sanna, dai commissari straordinari della Asl ed Aou Agostino Sussarellu e Giuseppe Pintor, e dal direttore del distretto Asl Nicolino Licheri, che hanno messo in evidenza la difficile situazione della rete territoriale in una prospettiva di riordino attualmente in discussione a livello politico regionale. La senatrice Dirindin ha sottolineato che i diversi provvedimenti in discussione non sono sufficienti: il Governo possiede ancora fondi risalenti agli anni 2000 da destinare agli hospice e nessuno -compresa la Sardegna - si attiva per il loro utilizzo. Occorre dunque fare di più evitando contrapposizioni, e lavorare insieme in rete per cercare le giuste risposte ai bisogni dei cittadini.

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