La Nuova Sardegna

Sassari

Rapina fallita all’Eurospin, cinque condanne a 23 anni

di Nadia Cossu

Il colpo sventato a Tempio, i carabinieri fermarono l’auto con le armi sulla 131 I difensori degli imputati, tutti di Villagrande e Orgosolo: ricorreremo in Appello

19 maggio 2016
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SASSARI. Una condanna complessiva a 23 anni di reclusione per i cinque imputati sotto processo per la tentata rapina all’Eurospin di Tempio. Il colpo fu sventato dai carabinieri che sulla 131, all’altezza del bivio per Bonorva, fermarono la Punto sulla quale viaggiavano alcuni componenti della banda. All’interno i militari trovarono armi e attrezzi che secondo la Procura sarebbero serviti a immobilizzare i dipendenti del negozio.

La rapina era prevista per il 5 aprile 2014. Era un sabato e due settimane dopo si sarebbe festeggiata la Pasqua. Un periodo nel quale il flusso di clienti, e quindi gli incassi dei supermercati, aumentano. Il giorno prima però i carabinieri del nucleo investigativo di Sassari arrestarono otto persone. Secondo il pubblico ministero Giovanni Porcheddu, la rapina al supermercato era stata pianificata quel giorno per far sì che il bottino fosse di un certo peso. Davanti al collegio presieduto da Silvio Lampus, Porcheddu al termine della sua requisitoria aveva chiesto una condanna a trent’anni complessivi di carcere. Il giudice ieri mattina ha accolto la richiesta e ha inflitto 5 anni e dieci mesi (contro gli 8 chiesti dal pm) a Giampiero Sette, 4 anni e dieci mesi a Pietro Mereu e Battista Pisanu (il pm aveva chiesto rispettivamente 7 per il primo e 6 per il secondo), 4 anni e due mesi ad Agostina Loi (erano stati chiesti 5 anni) e infine 3 anni e 6 mesi a Roberto Piroddi, stessa pena sollecitata dalla Procura.

Per quei fatti nel 2014 furono arrestate otto persone (gli altri tre imputati hanno scelto il rito abbreviato). I militari entrarono in azione 24 ore prima del colpo. Sulla statale 131 fermarono l’auto di Giampiero Sette, 52 anni, e della moglie Agostina Loi, 54, di Villagrande Strisaili. Nella macchina vennero trovate due pistole, caricatori, cartucce, passamontagna, guanti e fascette di plastica. Secondo gli investigatori la banda avrebbe avuto come base Tempio, dove Roberto Piroddi, 28 anni di Lanusei (figlio della Loi) avrebbe messo a disposizione un appartamento come base logistica. Del commando avrebbero fatto parte Giuseppe Monni di 32 anni, suo fratello Giovanni Antonio, 24, e Pietro Mereu, 24, tutti di Orgosolo. Mentre a fornire le armi alla banda sarebbe stato Battista Pisanu, 52 anni, allevatore anche lui orgolese.

Gli avvocati difensori Francesco Carboni, Rinaldo Lai, Franco Luigi Satta e Gennaro Di Michele hanno annunciato battaglia: «Aspetteremo le motivazioni della sentenza – le parole di Carboni e Lai – e poi ricorreremo in Appello».

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