La Nuova Sardegna

Sassari

Inaugurato il museo nell’area Bruzzi

Inaugurato il museo nell’area Bruzzi

Il complesso funerario di grande valore archeologico è tutt’oggi oggetto di una campagna di scavi

15 maggio 2016
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PORTO TORRES. Taglio del nastro per l’area musealizzata situata sotto lo stabile fra via Libio e via Ponte Romano proprietà della famiglia Bruzzi. Davanti a un numeroso pubblico i fratelli Ico e Marco Bruzzi, la responsabile della sede operativa di Porto Torres della Soprintendenza ai Beni Archeologici Gabriella Gasperetti e Franco Satta, della stessa sede operativa, hanno proceduto al tradizionale taglio del nastro, prima di lasciare spazio alla presentazione del complesso. Dopo il saluto del sindaco Sean Wheeler, ha preso la parola l’ex primo cittadino Eugenio Cossu, che con la consueta ironia ha rotto il ghiaccio, ringraziando Soprintendenza e proprietari per la sensibilità mostrata nel tutelare il bene archeologico. Quindi, parola a Gabriella Gasperetti, che ha ricordato la genesi dell’intervento spiegando come «quando si scopre un complesso funerario come questo, uno dei più grandi della necropoli orientale di Turris Libisonis, bisogna conciliare il nuovo progetto con la conservazione del passato: qui era previsto un garage sotterraneo, ma si è lavorato alla modifica del progetto ed è stato realizzato un edificio tutelando il bene archeologico». Gavino Canu, della sede operativa turritana che sta portando avanti l’indagine, ha parlato della necropoli orientale inquadrando storicamente questa porzione fatta di tombe a camera ad arcosolio. Infine Ico Bruzzi ha spiegato il progetto di valorizzazione. Quindi, il pubblico ha potuto visitare il complesso e ammirare le aree ancora oggetto di scavo, dotate anche di specchi e illuminazione specifica per poter vedere meglio gli affreschi sulle pareti dei sarcofagi, chiudendo con un bel rinfresco e il taglio della torta.

Emanuele Fancellu

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