La Nuova Sardegna

Sassari

Il depuratore non c’è, si prepara il ricorso

Castelsardo, nuova offensiva da parte del Comitato promotore della class action contro Abbanoa

14 maggio 2016
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CASTELSARDO. «La class action degli utenti residenti a Castelsardo, contro Abbanoa, prosegue a vele spiegate – annuncia il portavoce del comitato promotore, Piero Arru –: la causa è stata già iscritta a ruolo al Tribunale di Cagliari e la prima udienza davanti al collegio è gia fissata per il 21 luglio».

Ora che l'atto di citazione introduttivo al giudizio è una realtà si sta già pensando ad un nuovo ricorso per quanto riguarda l'improprio addebito in fattura della quota relativa alla depurazione per i cittadini di Castelsardo. «Contrariamente a quanto avviene nella frazione di Lu Bagnu – ribadiscono infatti gli attivisti del comitato promotore – nel centro abitato di Castelsardo non esiste un depuratore attivo, nonostante Abbanoa dichiari il contrario, in fattura».

L'avvocato Franco Dore, che per conto dell' Adiconsum segue la class action castellanese, ribadisce infatti che « l'Autorità per l'energia elettrica, gas e servizio idrico, nella deliberazione del 28 dicembre 2012, ha previsto che “è fatto divieto ai gestori del servizio idrico integrato di applicare corrispettivi inerenti il servizio di depurazione agli utenti non asserviti ad un impianto di trattamento delle acque reflue”. Abbanoa disattende perciò, in modo palese, questo provvedimento applicando a tutti l'addebito».

Quindi, se non esiste il depuratore, non si effettua la depurazione, di conseguenza gli utenti non devono sostenerne il costo.

Per informare i cittadini circa il nuovo ricorso e per aggiornarli sulla situazione della class action è prevista, a breve, un' assemblea pubblica, alla presenza dell'avvocato Franco Dore dell' Adiconsum, che illustrerà i passi futuri e risponderà alle domande dei cittadini. «Intanto ci chiediamo che fine hanno fatto tutte le promesse fatte, dal sindaco e da Abbanoa, nella riunione che si è tenuta lo scorso novembre nei locali del porto turistico – conclude Arru –. La stagione turistica è alle porte e l’acqua che scorre dai nostri rubinetti è tutto fuorché inodore, insapore e, al tatto, ha una strana consistenza. Siamo anche convinti che sia dannosa per la salute di tutti i cittadini e non vediamo in corso di realizzazione nessuna delle azioni risolutive promesse, dal sindaco e da Abbanoa, per risolvere la grave situazione».

Donatella Sini

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