La Nuova Sardegna

Sassari

Tula si candida a ospitare un punto franco doganale

di Barbara Mastino

Il consigliere Meloni: «Necessario un nuovo atto per armonizzarsi con Olbia» Potrebbe anche essere un rimedio contro lo spopolamento delle zone interne

06 maggio 2016
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TULA. Mentre in Sardegna si riapre il dibattito sulle iniziative da adottare per riattivare lo sviluppo e frenare lo spopolamento, da Tula il consigliere di maggioranza Claudio Meloni lancia la proposta di approvazione di una mozione per l’istituzione in paese di in punto franco doganale.

Un passo che anche altri centri, vicini e lontani, dopo l’approvazione delle nuove direttive regionali in materia hanno già compiuto (come Ozieri), e che potrebbe aprire interessanti prospettive. Il consiglio comunale di Tula ha già approvato, nel 2013, l’istituzione di una zona franca nel suo territorio, ma ora, alla luce delle recenti decisioni prese in merito dalla Regione, è necessario, secondo Claudio Meloni, approvare un nuovo atto e comunicare alla Regione la «delimitazione della propria zona industriale che attraverso una o più strade si collegano alla zona franca non interclusa già istituita dalla Ras nel porto di Olbia».

Non c’è molto tempo, perché la legislatura comunale anche a Tula volge al termine, ma la proposta di Meloni (che ha già annunciato che non si ricandiderà) può essere comunque valida per chi governerà il paese dopo l’esecutivo attualmente guidato dal sindaco uscente Andrea Becca.

«L’istituzione della zona franca nei territori comunali sardi, nei quali sono comprese la zone Pip e tutte le realtà produttive artigianali, edili, commerciali, rurali e zootecniche – dice il consigliere Meloni – costituisce uno strumento essenziale di qualsiasi politica di sviluppo mirata a creare le condizioni indispensabili per favorire e mantenere la produzione artigianale e la competitività commerciale, e coerentemente il turismo, consentendo anche di attrarre nuovi capitali, tecnologie e nuove competenze imprenditoriali, così come già avviene all’interno dell’Unione Europea per le regioni periferiche e a scarsa densità demografica, per le isole e per le regioni con particolari statuti di autonomia. Caratteristiche che la Sardegna possiede e deve far valere. Chiedo quindi alla maggioranza e all’opposizione del Comune di Tula – aggiunge il consigliere uscente – di approvare un nuovo atto, una mozione unitaria, nonché di porre in essere con urgenza tutti gli atti necessari affinché si provveda alla emanazione delle norme gestionali e operative specifiche per la zona franca fiscale nel territorio di Tula».

«Si parla tanto di iniziative per frenare lo spopolamento ma si dimentica di avere già in mano un utile strumento per stimolare lo sviluppo. È l’ennesimo segnale – conclude il consigliere uscente – della noncuranza e del mancato rispetto delle normative da parte della classe politica sarda, ma è il momento di cambiare rotta».

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