La Nuova Sardegna

Sassari

San Lorenzo, il garante bacchetta le compagnie

di Mario Bonu

Gli abitanti della frazione di Osilo devono convivere con l’isolamento telefonico Ora l’Autorità delle telecomunicazioni chiede ai gestori di risolvere il problema

05 maggio 2016
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OSILO. Interviene l’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni, nella vicenda della telefonia fissa e mobile della frazione di San Lorenzo. Con una lettera inviata agli operatori Telecom Vodafone-Omnitel, Wind, Hag3 e al Comune di Osilo, il direttore dell’organismo di controllo, facendo riferimento alla nota del sindaco di Osilo del gennaio scorso, chiede «alle società telefoniche di fornire chiarimenti circa le criticità segnalate, indicazioni sulle azioni che si intendono intraprendere per il superamento delle stesse». Si tratta di una prima autorevole risposta ad una vicenda che non sembra appartenere agli anni duemila, con una intera frazione di circa centosettanta abitanti totalmente isolata dal resto del mondo, sia per quanto riguarda la rete fissa che quella mobile, e con l’aggiunta del carico del segnale tv. La storia è vecchia, è più volte è stata raccontata dal giornale.

Da ultimo, ai primi di gennaio di quest’anno, quando un cittadino di San Lorenzo emigrato nella penisola aveva segnalato l’impossibilità a mettersi in comunicazione con gli anziani genitori residenti nella frazione, e le preoccupazioni che questo stato di cose provocava. Colpa delle linee, è stato detto più volte, vecchie e usurate, ma anche delle centraline, mai sostituite da molti decenni, totalmente inadeguate e superate dalle nuove tecnologie. La segnalazione venne ripresa, qualche giorno dopo, dal sindaco di Osilo, Giovanni Ligios, che con una lettera inviata alla Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione del Ministero dello Sviluppo economico, all’Autorità garante nelle comunicazioni, al Comitato regionale per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna, segnalava l’intollerabile situazione di disagio, quando non anche di pericolo per la salute e per la incolumità pubblica, in cui vivono da ormai troppo tempo gli abitanti di San Lorenzo. «Continui malfunzionamenti nella rete telefonica fissa – scriveva il sindaco - che costringono gran parte dei circa 170 residenti ad avere il telefono inutilizzabile anche per quindici giorni di fila, a fronte di costi fissi comunque sostenuti nella bollettazione telefonica; la quasi totale assenza di segnale dal punto di vista della telefonia mobile, per la carenza di appositi ripetitori; la conseguente quasi totale impossibilità di connettersi a internet». La vicenda era stata ripresa pochi giorno dopo, con tre distinte interrogazioni parlamentari dei deputati Nicola Bianchi e Paolo Nicolò Romano del Movimento 5 Stelle, dei senatori Silvio Lai, Giuseppe Cucca e Ignazio Angioni del Partito democratico, e della portavoce sarda alla Camera dei 5 Stelle, Emanuela Corda. A tutti, a quanto si sa, dovrebbe rispondere a giorni il Ministro dello Sviluppo economico.

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