La Nuova Sardegna

Sassari

Sub sorpreso all’Asinara mentre pesca di frodo

di Pinuccio Saba
Sub sorpreso all’Asinara mentre pesca di frodo

L’uomo è stato denunciato dagli uomini del Corpo forestale regionale Grazie ai barracelli di Stintino individuati anche due presunti complici

03 maggio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Si è conclusa con una denuncia (ma probabilmente ne seguiranno altre due) un’operazione del Corpo forestale regionale di vigilanza ambientale della stazione dell’Asinara, operazione mirata a combattere il fenomeno della pesca di frodo all’interno dell’area marina protetta. Un’operazione complicata per due ragioni: in questi giorni gli uomini della stazione dei ranger dell’Asinara non possono utilizzare il gommone di servizio perché a terra per manutenzione, e poi perché il sistema escogitati dai presunti bracconieri del mare era piuttosto ingegnoso.

Tutto è iniziato sabato pomeriggio quando due uomini del Corpo forestale si sono arrampicati fino al Castellaccio per poter avere una visuale ottimale di buona parte del sud dell’Asinara. E dal Castellaccio hanno notato due imbarcazioni, un gommone e un battello di vetroresina, alla fonda fra l’isola Piana e Fornelli, quasi ai confini dell’area marina protetta. Improvvisamente il gommone è partito alla volta del “mare di fuori”, quasi una breve escursione visto che il dopo pochi minuti l’imbarcazione è rientrata davanti all’isola Piana. Una manovra che il gommone ha ripetuto un paio di volte, attirando così l’attenzione dei due ranger. Che, in un primo momento, hanno ipotizzato reati ben più gravi di una “semplice” battuta di pesca di frodo quali il traffico di sostanze stupefacenti se non di armi.

Da terra hanno quindi cercato di inseguire il gommone che si è avvicinato ai confini della zona B dell’area marina protetta, zona comunque interdetta alla navigazione. Ma non era ancora chiaro il motivo di quella strana manovra, fino a quando i due ranger hanno sentito alcune voci provenienti da dietro un crinale che si affaccia sul mare, subito dopo Punta Salippi, al limite della zona rossa. E una volta scollinato il crinale, hanno notato un pescatore subacqueo che si avvicinava alla riva. I ranger hanno atteso che fosse a pochi metri dagli scogli, poi lo hanno obbligato a uscire dall’acqua: il sub impugnava ancora un prezioso fucile a elastico, un arbalete in legno, ideale per le grosse prede.

L’uomo è stato identificato e denunciato mentre l’attrezzatura è stata sequestrata. Nel frattempo i ranger avevano avvertito i barracelli di Stintino del probabile arrivo di due imbarcazioni provenienti dall’isola Piana, imbarcazioni che sono state facilmente individuate nel porto stintinese. Anche per loro potrebbe scattare una denuncia a piede libero. Un ultimo particolare: uno dei tre (due persone di Sorso e una di Sassari) è un pescatore professionista e rischia la revoca della licenza.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative