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Consiglio, via libera allo statuto della Rete metropolitana

SASSARI. Ultimo via libera nel consiglio comunale di ieri mattina allo statuto della Rete metropolitana, con Forza Italia che ha deciso di astenersi e il Movimento 5 Stelle che, dopo la bocciatura...

30 aprile 2016
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SASSARI. Ultimo via libera nel consiglio comunale di ieri mattina allo statuto della Rete metropolitana, con Forza Italia che ha deciso di astenersi e il Movimento 5 Stelle che, dopo la bocciatura dei suoi due emendamenti, ha prima chiesto di sospendere la seduta e rinviarla e ha poi deciso di lasciare l’aula. Un esito in parte inatteso visto che il testo è arrivato al termine di un percorso condiviso fatto da otto sindaci di tutti i “colori”. E che pone qualche preoccupazione sulla tenuta dell’accordo tra primi cittadini, con alcuni comuni, tra cui il pentastellato Porto Torres che devono ancora portare lo statuto in aula.

«Oggi abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione – ha sottolineato Maurilio Murru – del distacco tra organo esecutivo e consiglio. Il consiglio a luglio dello scorso anno aveva votato una mozione sulla città metropolitana estesa a tutto il Nord, compresa la Gallura. Oggi, dopo 9 mesi e senza nessun altro passaggio in consiglio nonostante le richieste, arriva in aula lo statuto di una Rete metropolitana. Un ibrido che non esiste. Oggi si vota qui un atto di fede preparato da chi ha dimostrato di non avere interesse per questo territorio. E abbiamo pure fretta di votarlo. Noi non ci stiamo».

«Quello che doveva essere un momento di grande coesione per tutto il territorio – ha attaccato Simone Campus (Pd) e di superamento delle rivalità politiche è diventata l'occasione per rimbalzarsi responsabilità e rievocare antiche divisioni senza che questo abbia ad oggi nulla di costruttivo. Un piangersi addosso che ci fa solo male come territorio».

«L’impegno comune e reciproco di tutti i sindaci è stato di approvare il testo insieme concordato. Facendo tesoro di eventuali osservazioni – ha replicato Nicola Sanna –. E se un sindaco in un’assemblea di sindaci dà il via libera al testo che abbiamo oggi di fronte non può pensare che il suo partito di riferimento possa poi contestare tale testo. Di fatto lo delegittimerebbe. Tutto in politica è perfettibile, stiamo approvando uno strumento ottimo, che ci aiuta a essere subito operativi. Mi assumo la responsabilità di portare gli emendamenti oggi discussi all’assemblea dei sindaci, ma il testo deve essere questo. Altrimenti si ingenera un meccanismo anche regolamentare che bloccherebbe di fatto il testo. Danneggiando tutto il nostro territorio». (g.bua)

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