La Nuova Sardegna

OSSI. Con il recupero di alcune aiuole in varie parti del paese e con la piantumazione di aree sinora incolte sono cominciate le pulizie di primavera. L’erba comincia a espandersi un po’ ovunque contribuendo a creare quel senso di disordine che, per la verità, da qualche tempo ad Ossi è molto diffuso. L’intervento avviato, per ora, come spiega l’assessore al Decoro urbano Nando Canu, è la prima parte di un progetto più ampio di riqualificazione del verde pubblico, che si avvale della collaborazione della consigliera con delega all’Agricoltura Pasquangela Muresu, che, in quanto agronoma, è anche un’esperta della materia. Il progetto sarà a costo zero, assicura l’assessore, grazie alla concessione gratuita di circa 220 piantine fornite dall’Ente Foreste: si tratta di essenze tipiche della macchia mediterranea, come ginestra, corbezzolo, oleandro, rosmarino, lentischio, filirea, mirto, elicriso, lavanda, alloro. Le aree interessate in questa prima fase sono: la rotatoria spartitraffico di Su Padru, l’aiuola di Piazza Cucca, l’aiuola di Largo Grazia Deledda e le aiuole della circonvallazione per Monte Dolis. Trattandosi di aree incolte o particolarmente in degrado, si partirà con una radicale pulizia del sito dalle erbacce e da quanto è necessario in modo da rendere il terreno ben disposto per l’accoglimento delle nuove piantine. Bisognerà sperare che del progetto facciano parte anche periodici interventi di manutenzione, in modo da far sì che le piante possano attecchire bene e continuare ad essere di decoro anche per il futuro. Questo è, infatti, il tasto dolente, che fa sì che molti interventi finiscano per andare male spesso anche nel giro di poco tempo. Si fa l’opera e poi la si trascura. Intanto sono al lavoro una squadra di operai del Comune, muniti di terna e mezzi adeguati, mentre una squadra di operai provenienti dai progetti regionali per le estreme povertà sono impegnati a ripulire cunette e marciapiedi. Il resto naturalmente lo fa il senso civico dei cittadini, contribuendo a migliorare la vivibilità del proprio paese con il rispetto per quanto realizzato e per l’ambiente in generale.

Pietro Simula