Tempi biblici e cause legali per il rilancio del litorale
SORSO. Della riqualificazione della fascia costiera di Platamona se ne parla da almeno 6 anni. Cioè da quando, nel 2010, in Regione si iniziò a vociferare dei famosi 9 milioni di euro. Poi la pioggia...
SORSO. Della riqualificazione della fascia costiera di Platamona se ne parla da almeno 6 anni. Cioè da quando, nel 2010, in Regione si iniziò a vociferare dei famosi 9 milioni di euro. Poi la pioggia di denaro diventò realtà un anno più tardi grazie all'accordo di programma stipulato tra il Comune di Sorso, la Provincia di Sassari e la giunta regionale guidata dall'ex governatore Ugo Cappellacci.
Una firma importante, fortemente voluta dal consigliere regionale Antonello Peru. Per eseguire il restyling della costa, l'amministrazione comunale di Sorso, guidata dal sindaco Giuseppe Morghen, decise di legare l'operazione al recupero dell'ex lido Iride.
Venne quindi bandito un concorso di idee come mix di intervento pubblico e privato: una finanza di progetto per il lido e una progettazione delle discese a mare da eseguire con i 9 milioni pubblici. Nel 2012 il primo scoglio: una sentenza del Tar che corresse l'indicazione della commissione di gara dando ragione al secondo classificato. Le due progettazioni vennero quindi scisse. Le macerie dell'ex lido Iride sono ancora lì; i lavori per i 9 milioni andarono a gara separatamente: aggiudicati alla ditta Spea. Nel 2015 altro scoglio: l'assegnazione viene impugnata davanti al Tar dalla seconda classificata (il consorzio di coop Ccc di Bologna) che però rigettò il ricorso. Il Comune e Spea hanno già sottoscritto il contratto, manca soltanto l'inizio di lavori. (s.s.)