La Nuova Sardegna

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riabilitazione

Il 13 aprile i lavoratori Sgb in corteo davanti alla Regione

SASSARI. Il 13 aprile i dipendenti della struttura di riabilitazione Sgb di Ploaghe si ritroveranno sotto la sede della Regione a Cagliari per protestare contro l’ennesimo slittamento del passaggio...

07 aprile 2016
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SASSARI. Il 13 aprile i dipendenti della struttura di riabilitazione Sgb di Ploaghe si ritroveranno sotto la sede della Regione a Cagliari per protestare contro l’ennesimo slittamento del passaggio dei lavoratori all’Asl così come era stato annunciato dall’assessore alla Sanità Luigi Arru. A indire la manifestazione il sindacato indipendente Fsi che dice: vergognoso che una struttura pubblica non paghi lo stipendio da 240 giorni ai propri dipendenti. In una nota si ricorda che l’Ipab è stata commissariata nel 2007 in quanto «affogata» nei debiti mentre «tutti i piani industriali presentati in questi anni dai vari commissari sono stati considerati insufficienti dalla Regione».

Sulla drammatica situazione della Sgb intervengono anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil: «La situazione dell’Ipab e dei lavoratori è giunta ormai a un livello di allarme rosso, con un grado di esasperazione che non ha precedenti. La struttura non è più in grado di funzionare, ancorché garantire un’adeguata assistenza ai pazienti e i lavoratori nel frattempo hanno accumulato otto mensilità arretrate. Lavoratori obbligati a lasciare le proprie auto a casa perché non più in grado di pagarsi la benzina, nei casi più gravi costretti ad assentarsi dal servizio. Per non parlare poi dei riflessi che simili situazioni causano in ambito familiare e sociale, pregiudicandone i rapporti. Per queste ragioni chiediamo con perentoria fermezza che la Asl di Sassari metta fine a questa lunga agonia, velocizzando gli accordi presi di recente in sede di assessorato regionale, rispetto ai quali l’azienda sanitaria incorporante avrebbe dovuto predisporre e inviare a Cagliari una sorta di relazione di impatto economico finanziario dell’operazione di accorpamento. Tali adempimenti devono essere definiti adesso, altrimenti gli effetti dei continui e odiosi rinvii causeranno - o forse li hanno già causati - danni irreparabili per i lavoratori e per l’utenza assistita».

La struttura segue i pazienti che abbiano necessità di un recupero neurofisiologico ed è punto di riferimento per tutto il territorio. «A proposito di paghe - sottolineano i rappresentanti sindacali -, ci risulta che l’Ipab vanta crediti per circa 800 mila euro, la notizia dell’arrivo di un mandato di pagamento di 320 mila euro non ci fa certo gioire, visto che non basterà per pagare una sola mensilità, pertanto è improrogabile che la Asl, in accordo con l’assessorato regionale, reperisca ulteriori risorse così da garantire altrettanti mandati di pagamento da destinare alle spettanze arretrate dei lavoratori. Chiediamo dunque al commissario della Asl Sussarellu e al suo staff di subordinare gli impegni istituzionali alle azioni da compiere per il passaggio immediato dei lavoratori alla Asl»,

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