La Nuova Sardegna

BOTTIDDA. Assolto con formula piena dall’accusa di ricettazione. Si è concluso ieri mattina nel tribunale di Nuoro (nella foto) il processo a carico di Gonario Forma, 59 anni, nato a Sarule ma residente a Bottidda.

L’imputato, assistito dagli avvocati Lorenzo e Chiara Soro, era finito a processo insieme ad altre tre persone che avevano scelto però il rito abbreviato. Forma, invece, aveva preferito percorrere la strada del rito ordinario per dimostrare in dibattimento la propria innocenza. E il collegio presieduto da Giorgio Cannas (a latere Francesca Lucchesi e Maria Ernesta Usai) ieri mattina lo ha assolto con la formula ampia, per non aver commesso il fatto. Il reati contestati erano quelli di riciclaggio e ricettazione. Forma secondo il pubblico ministero avrebbe (in relazione al primo reato e in concorso con uno degli altri due imputati) «ostacolato l’identificazione della provenienza di un Fiorino che era stato rubato a Bonnanaro nel 2009, in particolare apponendovi la targa di un altro Fiorino di proprietà di Gonario Forma, due finte prese d’aria e un altro telaio». Mentre per il reato di ricettazione lo stesso pm scriveva che l’imputato avrebbe «acquistato o comunque ricevuto da persona non identificata un lampeggiante a gemma di colore blu, 4 paia di occhiali da sole, un sacco di nylon, un portamonete, un berretto e vari altri oggetti, tutti contenuti all’interno del Fiorino risultato rubato».

Durante il processo davanti al collegio nuorese, gli avvocati Soro hanno dimostrato che il loro cliente nulla aveva a che fare con quei fatti e la tesi difensiva deve aver convinto i giudici che infatti hanno scagionato il 59enne di Bottidda. (na.co.)