La Nuova Sardegna

Sassari

Spaccia la droga nel cortile di scuola, studente denunciato

di Gavino Masia
Spaccia la droga nel cortile di scuola, studente denunciato

Blitz dei carabinieri: il ragazzo aveva dosi pronte e bilancino La dirigenza del Nautico: «Dispiace, pronti ad aiutare tutti»

24 marzo 2016
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PORTO TORRES. Si dilettava a smerciare quotidianamente la marijuana ai compagni di scuola minorenni del Nautico – prima del suono della campanella d’ingresso alle lezioni e durante l’ora della ricreazione – e questo atteggiamento aveva allarmato diversi genitori che si erano rivolti ai carabinieri denunciando lo spaccio di sostanze stupefacenti che avveniva nei cortili scolastici. Ieri mattina i carabinieri del nucleo operativo sono entrati in azione e hanno bloccato e denunciato A.L., 20 anni, sassarese, studente dell’istituto Nautico “Mario Paglietti” per detenzione ai fini di spaccio di cannabis.

Il giovane era appena arrivato col pullman dei pendolari e in pochi attimi è stato attorniato da un capannello di giovanissimi clienti che, evidentemente, lo aspettavano per comprare la droga.

Il ventenne è stato subito fermato dai carabinieri che, durante la perquisizione, lo hanno trovato in possesso di 11 dosi di marijuana già confezionate per lo spaccio e un ulteriore involucro con altri 25 grammi di stupefacente, un bilancino di precisione e il materiale per il confezionamento delle dosi. I 30 grammi di marijuana e tutto il materiale per lo spaccio sono stati sequestrati e il giovane studente è stato denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio. Reato aggravato dalla circostanza che è stato accertato in prossimità di un istituto scolastico frequentato soprattutto da minorenni. I militari avevano organizzato diversi servizi di osservazione per identificare il giovane artefice dello spaccio, considerando il grande bacino d’utenza fornito dala scuola.

«Dispiace molto – dice il vice preside del “Paglietti”, Pinuccio Vacca – che accadano questi episodi: noi abbiamo tanti progetti che affrontano il disagio giovanile, tra cui uno anche con il Comune, e nello specifico riguardano il recupero della dispersione sociale. Siamo un istituto fortemente inclusivo, cerchiamo di non perdere mai alcun alunno, e tutti i ragazzi che rientrano nell’obbligo scolastico hanno il diritto-dovere di frequentare la scuola, e magari continuare partecipando al corso serale che abbiamo attivato».

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