Colpo fallito a Tempio, la parola alla difesa
SASSARI. «Vanno tutti assolti, non c’è alcuna prova del fatto che stessero pianificando una rapina. Oltretutto le intercettazioni non indicano alcuno spazio geografico-temporale». Ieri mattina,...
24 marzo 2016
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SASSARI. «Vanno tutti assolti, non c’è alcuna prova del fatto che stessero pianificando una rapina. Oltretutto le intercettazioni non indicano alcuno spazio geografico-temporale».
Ieri mattina, davanti al collegio presieduto dal giudice Silvio Lampus, hanno discusso gli avvocati della difesa – Francesco Carboni, Rinaldo Lai, Franco Luigi Satta e Gennaro Di Michele – nel processo per la rapina all’Eurospin di Tempio sventata dai carabinieri del nucleo investigativo di Sassari e che portò il 4 aprile del 2014 all’arresto di otto persone. Secondo l'accusa, il colpo era stato pianificato quel giorno – due sabati prima di Pasqua – per far sì che il bottino fosse di un certo peso. Il pm Giovanni Porcheddu al termine della requisitoria ha chiesto trent'anni complessivi di carcere per i cinque imputati: 8 anni di reclusione per Giampiero Sette, 7 anni per Pietro Mereu, 6 anni per Battista Pisanu, 5 anni per Agostina Loi e 3 anni e 6 mesi per Roberto Piroddi. Per i fatti contestati furono arrestate otto persone (cinque imputati sono a dibattimento, gli altri hanno scelto il rito abbreviato). I carabinieri erano arrivati a loro attraverso le intercettazioni ambientali che avrebbero rivelato la pianificazione di una rapina. I militari entrarono in azione, 24 ore prima del colpo, sulla statale 131, all'altezza di Bonorva, dove fermarono l'auto di Giampiero Sette, 52 anni, e della moglie Agostina Loi, 54, di Villagrande Strisaili. Nella macchina vennero trovate due pistole, caricatori, cartucce, passamontagna, guanti e fascette di plastica. (na.co.)
