La Nuova Sardegna

Sassari

Corsi di guida fantasma con mezzi senza assicurazione: autoscuole nella bufera

Corsi di guida fantasma con mezzi senza assicurazione: autoscuole nella bufera

Controlli della polizia stradale a Sassari, Olbia, Porto Torres e Valledoria: molte le irregolarità sulle lezioni obbligatorie per conducenti professionali

22 marzo 2016
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SASSARI. False attestazioni di frequenza a corsi obbligatori per conducenti professionali, con gli "alunni" che nelle ore di lezione andavano al bar, o non si presentavano proprio. Ma anche lezioni pratiche fatte su un mezzo privo di assicurazione. Sono le irregolarità emerse da una serie di controlli fatti nei giorni scorsi in alcune autoscuole accreditate alla motorizzazione civile di Sassari da parte della squadra di polizia giudiziaria della sezione polizia stradale di Sassari e del distaccamento di Olbia.

Molte le irregolarità emerse: in particolare sono state accertate false attestazioni riguardanti l’avvenuta frequenza di corsi per i rinnovi dei certificati di qualificazione dei conducenti professionali della durata di 35 ore obbligatorie. A Olbia è stato accertato che i corsi svolti in un’autoscuola,  con un numero di ore di frequenza inferiore a quanto stabilito,  erano condotti senza registro di attestazione delle presenze e prevedevano la partecipazione di un numero di autisti inferiore  alle previsioni. Inoltre è stato accertato l’utilizzo di una vettura destinata alla scuola guida, priva di copertura assicurativa.

A Porto Torres è stato appurato che alcuni iscritti, negli orari previsti di frequenza del corso,  si trovavano  in un bar per l’intera durata della lezione, invece che nell’autoscuola. Per i pochi presenti nell’aula, giunti in ritardo, non era stata recuperata l’ora non fatta. In un’autoscuola di Valledoria sono risultate false attestazioni di partecipazione al programma di tre ore da parte di corsisti che, invece ne avevano effettuata una sola. I responsabili sono stati perseguiti per le violazioni amministrative e  sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per i reati di falso. L’attività è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione della motorizzazione civile.

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