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Sì al piano socio assistenziale, nel 2016 garantiti tutti i servizi

PATTADA. Il Comune di Pattada ha approvato il piano socio assistenziale per l’anno in corso. Votato all’unanimità da maggioranza e opposizione, il piano riguarda una spesa complessiva di oltre...

20 marzo 2016
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PATTADA. Il Comune di Pattada ha approvato il piano socio assistenziale per l’anno in corso. Votato all’unanimità da maggioranza e opposizione, il piano riguarda una spesa complessiva di oltre ottocentomila euro con un incremento di risorse superiore rispetto allo scorso anno. Il comune ha deciso quindi di investire maggiormente in un settore spinoso e complesso come quello socio assistenziale. «La finalità del piano – spiega l’assessore ai servizi sociali Antonella Fiori – è quello di fornire prestazioni d’aiuto, sostegno domiciliare, interventi ed aiuti economici a sostegno del nucleo familiare, interventi di contrasto delle povertà e servizi ricreativi ed educativi del tempo libero, garantendo i servizi nonostante le difficoltà economiche degl enti locali».

Il piano è stato studiato e predisposto dalla giunta comunale con l’apporto del consigliere delegato ai servizi sociali Antonietta Demarcus e il lavoro degli operatori sociali, tenendo conto delle economie effettive, dei residui per ogni sevizio già in essere e dell’aumento dell’iva al 5 per cento sui servizi sociali.

Tra i servizi proposti a favore delle diverse fasce della popolazione (anziani, giovani, adolescenti e bambini), rientrano il servizio dei assistenza domiciliare, volto al miglioramento della qualità della vita all’interno del proprio domicilio, di anziani e disabili non autosufficienti, i servizi ricreativi, culturali e di gestione del tempo libero rivolti a bambini, adolescenti e giovani (come l’animazione estiva, il tempo trascorso nei locali della ludoteca e nel centro di aggregazione sociale). A questi si aggiungono il servizio educativo territoriale, a supporto dei minori e dei nuclei familiari in difficoltà, lo sportello dell’Informa giovani, la sezione sperimentale della scuola materna rivolta ai bambini di età compresa dai 12 ai 36 mesi e, infine, considerato il costante aumento della mole di lavoro dei servizi sociali, il servizio prestato dal collaboratore ai servizi sociali. Nel piano sono stati inseriti anche gli interventi a favore degli utenti affetti da patologie invalidanti, i contributi per l’abbattimento dei affitti, gli interventi di contrasto delle povertà estreme e i piani personalizzati della legge 162/98. Inoltre, sono stati preventivati i contributi comunali per il ricovero nelle residenze sanitarie assistenziali e per i progetti “ritornare a casa”.

Il sindaco Angelo Sini conclude ricordando che «l’applicazione dell’iva sui servizi riguardanti le fasce più deboli delle nostre popolazioni è un segnale negativo da parte dello Stato».

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