La Nuova Sardegna

OSSI. È un consiglio comunale al calor bianco quello che si preannuncia per questo pomeriggio. Convocato alle 18 nella sala del Palazzo Baronale dovrà infatti esaminare, cosa forse mai accaduta, un ordine del giorno imposto in tutti i suoi punti dal gruppo di minoranza “Insieme per Ossi”. Due i punti più caldi: la copertura finanziaria per il recupero integrale del caseggiato scolastico delle medie in via Europa nell’ambito del progetto Iscol@, sulla quale la maggioranza ha già risposto picche e la revoca in autotutela delle delibere consiliari n.83 e 84 relative al parere sulla richiesta dei permessi minerari avanzati dalla Maffei Sarda Silicati, per i quali la maggioranza si è già espressa a favore con le riserve legate ad eventuali vincoli della Soprintendenza Archeologica. Quello del recupero del caseggiato scolastico è un progetto predisposto dalla precedente giunta Lubinu, già incluso dalla Regione nell’ambito dei Comuni finanziabili sulla base del piano regionale di edilizia scolastica Iscol@ per una somma iniziale rimodulabile di 4 milioni di euro, di cui il 25% a carico del Comune e il 75% a fondo perduto dalla Regione: 50 mila euro il finanziamento già concesso per la progettazione. La giunta Serra, subentrata nel frattempo alla giunta Lubinu, ha però bloccato la pratica, ritenendo impossibile per il Comune reperire i fondi per il cofinanziamento. A questo punto “Insieme per Ossi”, ha chiesto di presentare un emendamento integrativo alla mozione, indicando come copertura l’utilizzo delle risorse recuperate da Abbanoa debitrice nei confronti dell’ente di 420 mila euro. Ma l’emendamento non è stato accolto dal sindaco, che è anche presidente dell’assemblea. Aspra la reazione di “Insieme per Ossi”, che in data 1 febbraio ha inviato una ferma lettera di protesta al Prefetto di Sassari e alla direzione generale enti locali - Servizio Territoriale di Sassari nella quale si contestava la «limitazione arbitraria delle prerogative e dei diritti dei consiglieri comunali durante la seduta del 22 gennaio da parte del sindaco-presidente». L’emendamento è approdato finalmente in consiglio proprio nella seduta convocata per questo pomeriggio, insieme all’altro punto scottante: la revoca del parere sui permessi minerari. Anche su questo tira aria di scontro totale: la maggioranza sembra voler tirare dritta sulle sue posizioni, avendo tra l’altro rinunciato in partenza a due strumenti previsti in Statuto: un referendum consultivo (diventato di attualità dopo quello nazionale sulle trivellazioni) e il parere della Commissione Ambiente che, in quanto permanente, ha come compito principale l’esame preparatorio degli atti deliberativi del Consiglio.

Pietro Simula