La Nuova Sardegna

Sassari

Bilancio da 6 milioni per il programma di rilancio turistico

di Mario Bonu
Bilancio da 6 milioni per il programma di rilancio turistico

I risultati degli investimenti in 17 Comuni dell’Anglona Ora si punta a migliorare l’offerta nelle zone rurali

17 marzo 2016
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OSILO. Quasi sei milioni di euro ad aziende private ed enti pubblici, ottanta progetti finanziati, 34 nel settore pubblico, fattorie didattiche, agriturismi, piccoli impianti per le energie rinnovabili. È il bilancio largamente positivo dell’attività del Gal Anglona-Romangia presentato a Osilo con la “Relazione sullo stato di attuazione del Piano di sviluppo locale (Psl) per il periodo di programmazione 2007/2013”. Il Gal Anglona-Romangia comprende 63 soci, di cui 46 privati e 17 Comuni (Bulzi, Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Nulvi, Perfugas, Santa Maria Coghinas, Sedini, Tergu, Viddalba, Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Muros, Osilo, Ploaghe). «I risultati conseguiti - è stato detto nel corso dell’incontro - hanno consentito di incidere nel territorio, creando nuove occasioni di occupazione e offrendo opportunità per arginarne il declino, ma non sono stati sufficienti a risparmiare la crisi che in quest’area si fa sentire in maniera ancora più pesante, né a fermare lo spopolamento, soprattutto delle zone più interne. Per questo occorre puntare con maggiore determinazione e rinnovato impegno sul nuovo programma di sviluppo rurale 2014-2020, che può rappresentare - ha aggiunto qualcuno - davvero l’ultimo treno e l’ultima opportunità di riscatto per un territorio altrimenti condannato alla desertificazione umana». All’incontro di Osilo hanno partecipato il sindaco, Giovanni Ligios, il presidente del Gal, Gianfranco Satta, Angelo Loi, direttore facente funzioni del Gal, Massimiliano Angius, addetto alla segreteria, Sergio Busonera dell’agenzia Laore, e poi Grazia Manca, Rosario Musmeci, il sindaco di Nulvi, Antonello Cubaiu, amministratori comunali, imprenditori, agricoli e non. Il resoconto delle attività svolte è stato presentato dal presidente, Gianfranco Satta. Le misure su cui il Gal ha investito le proprie risorse sono quelle della diversificazione verso attività non agricole (1 milione 581mila euro), il sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese (159mila euro), l’incentivazione di attività turistiche (1 milione e 820mila), i servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale (1 milione e 50mila), lo sviluppo e rinnovamento dei villaggi (434mila), la tutela e riqualificazione del patrimonio rurale (580mila). Nel settore privato sono stati finanziati, tutti equamente distribuiti nei territori dei 17 Comuni, 10 agriturismi/agricampeggio, 10 bed&breakfast/affittacamere, 6 impianti fotovoltaici e 6 impianti di minieolico, cinque fattorie didattiche, tre attività di turismo equestre e poi, un laboratorio di pasta fresca e prodotti dolciari, un birrificio artigianale, un impianto per servizi ambientali, un centro servizi alla persona, un campo per la pratica da golf, una iniziativa di servizi al turismo. Nel settore pubblico, i 34 interventi finanziati hanno riguardato: nove servizi ambientali, otto punti di informazione e accoglienza, sei recuperi di fontanili, quattro recuperi di fabbricati pubblici, due ciascuno per itinerari, reti wi-fi intercomunali, recupero di fabbricati pubblici in agro, un sostegno all’attività didattica. Un ulteriore valore aggiunto delle attività del Gal sono state le azioni di sistema, che hanno visto la creazione di quattro circuiti nell’ambito della ospitalità rurale (16 operatori aderenti), fattorie didattiche (3 operatori), punti vendita dei prodotti locali (4 operatori), itinerari (8 operatori). Infine, è stata sviluppata la collaborazione transnazionale, con incontri in Finlandia, Galles, Francia, Repubblica Ceca. Ora il Gal si accinge ha giocare la scommessa del Psr 2014-2020.

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