La Nuova Sardegna

Sassari

Cocco (sel)

«La Regione faccia ripartire i treni dalla stazione di Giave»

«La Regione faccia ripartire i treni dalla stazione di Giave»

CAGLIARI. La notizia della chiusura della stazione ferroviaria di Giave sta facendo discutere non solo nel Meilogu ma anche in Regione. È Daniele Cocco (Sel) a presentare un’interrogazione al...

16 marzo 2016
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CAGLIARI. La notizia della chiusura della stazione ferroviaria di Giave sta facendo discutere non solo nel Meilogu ma anche in Regione. È Daniele Cocco (Sel) a presentare un’interrogazione al presidente Pigliaru e all’assessore ai Trasporti Massimo Deiana per sapere quali iniziative intenda assumere la Regione nei confronti di Trenitalia al fine di riattivare la fermata di Giave. «La situazione che si sta venendo a creare nelle zone interne della Sardegna è inaccettabile – denuncia Cocco –. Appena appresa la notizia, l’Unione dei Comuni del Meilogu, e lo stesso paese di Giave, hanno annunciato a gran voce la loro disapprovazione». Del servizio usufruivano anche gli abitanti di Romana, Padria e Mara.

Dal 2005 la stazione fu trasformata in semplice fermata con l'attivazione di un unico binario per la corsa e, a partire dalla fine del dicembre del 2015 cessò il servizio viaggiatori, venendo così a mancare indispensabili servizi e assistenza ai viaggiatori. «Da alcuni anni - ha spiegato Cocco - i pendolari sardi sono vittime di un piano di razionalizzazione (anzi di smantellamento), da parte di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, del sistema di trasporto ferroviario regionale con la drastica riduzione dei collegamenti ferroviari, la soppressione delle fermate e la chiusura di piccole stazioni essenziali per la sopravvivenza dei territori dell’interno ». E aggiunge: «Il mantenimento di importanti servizi essenziali, quale è quello dei trasporti e della infrastrutture per la mobilità dei cittadini, consente di limitare lo spopolamento, specialmente delle aree interne, contribuendo allo sviluppo economico ed occupazionale dei piccoli centri. La chiusura delle stazioni ferroviarie non crea disservizi solo ai viaggiatori, ma comporta, in caso di problemi lungo la linea costituita da un solo binario, ritardi nell'intera rete eliminando la possibilità di effettuare i cambi di treno come unica soluzione affinché i treni incrocianti non accumulino ritardi».

Elena Corveddu

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