La Nuova Sardegna

Sassari

Muro crollato a Platamona, i periti passano ai raggi X la Rotonda

di Luigi Soriga
I periti controllano il muro caduto a Platamona
I periti controllano il muro caduto a Platamona

I tecnici del Tribunale per due ore hanno svolto le misurazioni per stabilire le cause del cedimento avvenuto il 21 luglio scorso

12 marzo 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. I quesiti posti dal magistrato sono numerosi e infatti i periti nominati dal tribunale ci hanno impiegato due ore a svolgere tutte le misurazioni. Hanno varcato i sigilli della Rotonda di Platamona e a partire da mezzogiorno hanno vivisezionato il muro crollato. Ad assistere ai rilievi anche i dirigenti del Comune di Sorso e il personale della Questura.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sassari:cronaca:1.13114166:Video:https://video.gelocal.it/lanuovasardegna/locale/inchiesta-sul-crollo-di-platamona-rotonda-ai-raggi-x-dei-periti-della-procura/52618/52776]]

Il gup Antonello Spano ha conferito l’incarico all’ingegnere Sabrina Cucinotta per la perizia disposta nell’ambito dell’incidente probatorio nell’inchiesta sul crollo della Rotonda. Il 21 luglio scorso erano rimasti schiacciati sotto i massi due minorenni, che avevano riportati gravi lesioni. Altri amici invece se l’erano cavata con semplici contusioni. Sei mesi dopo, a fine gennaio, avevano ricevuto gli avvisi di garanzia tre dirigenti del Comune di Sorso, Maurizio Loriga, Mario Cappai e Marco Delrio e due del Comune di Sassari, Marge Cannas e Claudio Castagna. Tutti e cinque i professionisti nell’arco degli ultimi tre anni hanno gestito il settore Lavori pubblici delle rispettive municipalità. I reati contestati dalla Procura sono imperizia, negligenza e imprudenza per non aver eseguito i controlli, le manutenzioni e tutto ciò che era nelle loro competenze per evitare la frana.

Ora il perito cagliaritano dovrà depositare emtro il 9 giugno la relazione che verrà poi discussa il 29 giugno.

I tecnici ieri mattina hanno acquisito tutti gli elementi utili. Innanzitutto il magistrato ha chiesto di indagare sulle cause del crollo. Quindi le fotografie e i prelievi di materiale serviranno per definire la stratigrafia della struttura. Sarà fondamentale stabilire se esistono delle infiltrazioni d’acqua piovana che abbiano contribuito a disgregare i massi e la terra. Il giudice domanda infatti se esistessero delle lesioni visibili che potessero far presagire dei danni strutturali. Quasi in corrispondenza della porzione crollata c’è un’aiuola, che potrebbe aver funzionato da sbocco per l’acqua. Ma non parrebbe un elemento così incisivo per il cedimento.

Invece un aspetto sul quale il magistrato ha insistito molto e sul quale pretende chiarezza, è l’idoneità della Rotonda come parcheggio e passaggio di mezzi pubblici e privati. «È stata collaudata per questo tipo di utilizzo?», «chi ha svolto i collaudi?».

Dopodiché un ulteriore questito verte sui lavori svolti nei decenni sulla Rotonda. Ad occuparsi della cura di questa oasi di asfalto è sempre stato il Comune di Sassari, che anche di recente aveva effettuato la manutenzione delle aiuole e della segnaletica orizzontale. Ma non risulterebbero accertamenti recenti sulla stabilità e consistenza della struttura.

Altro dilemma da risolvere sono i confini geografici e catastali che separano le aree di competenza tra le amministrazioni di Sorso e Sassari. Ma ieri i periti non si sono soffermati più di tanto su questo versante. In ogni modo la Procura ha già acquisito tutta la documentazione.

Le mappe tracciano la linea di demarcazione in questo modo: la strada di accesso alla Rotonda ricade tutta nel territorio di Sorso, che comprende anche la porzione della veranda del Ristorante Da Ernesto. Doposiché il confine taglia diagonalmente il piazzale ritagliandone uno spicchio a destra. Perciò la fetta più ampia della Rotonda appartiene a Sassari, ma in quello spicchio sorsense ricade anche una parte del muro crollato. Ecco perché gli avvisi di garanzia sono equamente ripartiti tra i due Comuni.

Video

Raggiunto l'accordo per la Giunta, Alessandra Todde: «I nomi degli assessori subito dopo Pasqua»

Le nostre iniziative